Lo Monaco tace, ultras arrestati |Messina sconfitto due volte

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31 Maggio 2015, 15:25

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MESSINA – Il risveglio più brutto per il Messina, nel giorno in cui la delusione e l’amarezza lasciano spazio alla consapevolezza di essere retrocessi per mano della Reggina, tornata a vincere un derby oltre lo Stretto come non accadeva dall’ottobre 1989. Mai retrocessione fu più meritata, perché affonda le proprie radici nelle scellerate scelte estive, mal interpretate nonostante i chiari segnali di un girone d’andata deludente a cui non vi è stato posto rimedio con un mercato di riparazione all’altezza.

La staffetta Ferrigno-Pagni nel ruolo di direttore sportivo a fine dicembre si è rivelata deleteria, con l’approdo in riva allo Stretto di giocatori come Rullo e De Paula che nulla hanno dato alla causa giallorossa, esattamente come i loro predecessori giunti a Messina con grandi propositi ma con scarsi risultati. Adesso tocca ricostruire dalle ceneri, sempre ammesso che ce ne sia la voglia, perché la proprietà è stata la grande assente (ingiustificata) nella gara e del dopo gara del derby. Pietro Lo Monaco anche ieri ha disertato lo stadio, segno evidente di una disaffezione verso una creatura che ha sentito sempre meno sua con il passare delle settimane, trascorse a spogliare le margherite in attesa di capire se e in che modi cedere la società, mentre la tifoseria mal celava un certo malumore.

Da un punto di vista tecnico comunque cambierà ben poco, perché si sarebbe dovuto ripartire da zero comunque, visto che la rosa del Messina è composta per lo più da prestiti. In città già c’è chi ipotizza un possibile ripescaggio in Lega Pro, sia per le oggettive difficoltà societarie di parecchi club sia per possibili risvolti legati al nuovo filone del Calcioscommesse, in cui però compare pure Salernitana-Messina. Se il presente è nero perché una retrocessione in Serie D per mano dei rivali di sempre è difficile da mandare giù, il futuro è più che mai incerto e burrascoso ma è chiaro come debba passare ancora qualche settimana prima di capire se Lo Monaco abbia intenzioni di rilanciare oppure consegnerà le quote nelle mani del sindaco.

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Il match di ieri al San Filippo ha avuto anche risvolti giudiziari, visto che nove ultras sono attualmente agli arresti domiciliari in attesa del processo per direttissima con l’accusa di violenza, lesioni e oltraggio a pubblico ufficiale. Denunciato un minore. Lievemente feriti 3 agenti. Digos e Squadra Mobile di Messina durante la notte hanno visionato il “film” della partita per identificare e poi arrestare alcuni degli autori degli scontri con le forze dell’ordine.

Gli arrestati sono supporter del Messina: Gabriele Sottosanti, 27 anni; Massimiliano Turrisi, 22 anni; Domenico Messina, 28 anni; Davide Siracusa, 30 anni; Ivano Guglielmino, 34 anni; Gaetano Arcidiacono, 44; Matteo Astuto, 27 anni; Domenico Ruggeri, 21; Filippo Bonaccorso, 37. Denunciato S.O., 16 anni. Tutti sono accusati di aggressione e lesioni. Secondo quanto riferito dalla polizia, un gruppo di tifosi della curva sud ha cercato di invadere il campo e lanciato lanciato oggetti fumogeni e bottiglie d’acqua.

Uno degli arrestati è riuscito ad entrare nel rettangolo di gioco e con una cintura ha colpito uno steward. Poco dopo i tifosi giallorossi hanno preso di mira i 700 supporter della Reggina che stavano lasciando il loro settore. Fronteggiati da agenti del Reparto mobile, i tifosi hanno lanciato pietre, fumogeni e petardi all’indirizzo delle forze dell’ordine che li fronteggiavano. Tre agenti sono rimasti lievemente feriti: uno colpito al volto, gli altri due per l’esplosione di una bomba carta. La sconfitta peggiore possibile.

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31 Maggio 2015, 15:25

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