27 Aprile 2024, 06:25
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CATANIA – Il Catania, a prescindere da come andrà, questo pomeriggio si gioca tutto. Nel calcio, passare dalla polvere all’altare è un attimo: e forse mai come in questa stagione ne abbiamo avuto una riprova inappellabile.
Prìncipi in Coppa, rospi in campionato. Nel mezzo, un asset societario che ha provato, strada facendo, a metterci una pezza. Senza trovare mai davvero una soluzione. E così finisce che tra poche ore il Catania sia costretto, per responsabilità tutte sue, a fare all-in contro un Benevento (a caccia del tutt’altro che irrilevante secondo posto) al quale dovranno essere strappati i tre punti a tutti i costi.
Sennò si dovrà sperare sul risultato del Monterosi. Quasi uno psicodramma. A questo siamo.
E non serve fare alcun pronostico. Quelli servono solo a preparare i futuri plotoni di esecuzione. I prudenti li evitano. I temerari vanno, invece, incontro alla condanna a braccia aperte. Atteniamoci al protocollo: per quello che ha fatto vedere sinora questa squadra, è quando si è ritrovata con l’acqua alla gola che ha incredibilmente espresso il meglio di sè.
Ognuno tiri la propria morale e le proprie considerazioni.
Ci sono certamente notizie ben più importati di una partita di calcio. Ma ben sappiamo che il pallone e quella maglia a righe verticali con due colori tatuati sulla pelle, rappresentano anche un fatto sociale e culturale. Quasi istituzionale.
Lo sa bene anche Vincenzo Grella, ad e uomo di fiducia del patron Ross Pelligra. Ci ha sempre messo la faccia: nella buona e nella cattiva sorte. Quando si è caduti nella polvere e quando ci si è ritrovati sull’altare, per l’appunto. Ha riconosciuto colpe e responsabilità: un fatto non dovuto nel calcio Non si è nascosto e si è anche preso una buona dose di insulti. Che non meritava.
Per contro, conosciamo a memoria i meriti di Pelligra e della società. E sappiamo anche che molti sinceri tifosi sono convinti che senza il patron Ross non ci sarebbe alcun futuro. E’ un atteggiamento comprensibile. E, certo, la riconoscenza è un filo solido. Ma tutti i fili, se tirati con malagrazia e ripetutamente, rischiano di spezzarsi.
Ma oggi, non c’è dubbio alcuno, che c’è solo da restare uniti (ancora una volta) e scacciare i fantasmi di una stagione dalla quale rimarrà soltanto da imparare.
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27 Aprile 2024, 06:25