PALERMO – La procura di Palermo ha aperto un’inchiesta sull’ultima tragedia dell’immigrazione avvenuta dal Canale di Sicilia, dove un barcone con 571 persone e 52 salme a bordo è stato intercettato da una nave svedese. I migranti sarebbero deceduti a causa dei gas di scarico dei motori. I profughi arriveranno nel porto del capoluogo in serata. L’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Maurizio Scalia, è ancora a carico di ignoti e ipotizza il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e l’omicidio plurimo. Il magistrato ha delegato alla Squadra Mobile gli interrogatori dei profughi che potrebbero, come già accaduto in passato, portare all’individuazione degli scafisti dell’ imbarcazione. Il pm ha anche individuato un pool di medici legali che dovranno fare le ispezioni cadaveriche e poi le autopsie per accertare le cause dei decessi. Da mesi alle prese con sbarchi, la Procura ha creato un gruppo di sostituti che si occupano delle indagini relative: ne fanno parte 7 magistrati, quattro della dda e tre dell’ordinario.
L'indagine, a carico di ignoti, è coordinata dal pm Maurizio Scalia.
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