Lupara bianca, l’omicidio Rizzotto |Misura confermata per Magrì

di

23 Luglio 2015, 18:56

2 min di lettura

Orazio Magrì

CATANIA – Orazio Magrì avrebbe sparato cinque colpi contro Giuseppe Rizzotto ammazzandolo a sangue freddo. Una ricostruzione quella della Procura sul caso di lupara bianca del 14 settembre 2011 che ha retto davanti al Tribunale del Riesame che ha confermato l’ordinanza del Gip Anna Maggiore nei confronti del killer dei Santapaola Orazio Magrì.

A chiudere il cerchio sul movente e sui nomi dei killer di Rizzotto, reggente all’epoca del gruppo del Villaggio Sant’Agata, è stato Fabrizio Nizza che si è autoaccusato di aver “pianificato” insieme ad altri esponenti del clan l’eliminazione dell’affiliato. Rizzotto avrebbe “tradito” la famiglia cercando di piazzare a San Giovanni Galermo il “suo stupefacente” contattato il riferimento logistico dei Nizza.  A quel punto – secondo le rivelazioni di Fabrizio Nizza e Davide Seminara – sarebbe stato organizzato l’appuntamento con la morte. L’arresto di Magrì si inserisce in una serie di fermi eseguito lo scorso giugno dai carabinieri su disposizione della Procura. Il Gip, vista la richiesta di misura cautelare presentata dal pm Rocco Liguori, ha emesso un ordinanza di custodia cautelare confermata dai giudici della Libertà.

Dario Caruana

Articoli Correlati

Il Tribunale del Riesame ha anche confermato la misura cautelare nei confronti di Dario Caruana, 37 anni, eseguita dalla polizia, accusato di essere uno dei sicari che il 29 aprile del 2004 uccisero in via Galermo Salvatore Di Pasquale, aliasi Giorgio Armani. L’omicidio sarebbe maturato all’interno di una guerra intestina nel clan Santapaola: una faida tra il gruppo di Alfio Mirabile e Nino u Pazzu Santapaola, fratello di Nitto, e quello degli Ercolano – Mangion.

Rosario Lombardo

Annullata invece l’ordinanza nei confronti di Rosario U Russu Lombardo, appena condannato a 20 anni per mafia e droga dal Gup Panzano nel processo Ghost, accusato di essere coinvolto nell’omicidio di Franco Palermo, ucciso nel 2009 davanti alla sala Bingo di Via Caronda. U Russu avrebbe partecipato ai sopralluoghi e agli appostamenti prima del delitto a cui avrebbe partecipato Daniele Nizza, incastrato dal suo stesso fratello Fabrizio, oggi pentito.

Pubblicato il

23 Luglio 2015, 18:56

Condividi sui social