Maas, guardia giurata ai domiciliari |Il 20 novembre udienza al Riesame

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12 Ottobre 2013, 21:17

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CATANIA – La Procura di Catania ha impugnato davanti al Tribunale della Libertà l’ordinanza del Gip di Catania Rosalba Recupido che aveva disposto lo scorso 5 agosto per la misura degli arresti domiciliari nei confronti di Graziano Longo Minnolo, la guardia giurata che aveva esploso un colpo di pistola ferendo mortalmente Giuseppe Giuffrida, durante una rissa al Mercato Agro Alimentare di Contrada Junghetto.

Il Tribunale del Riesame ha fissato l’udienza per il prossimo 20 novembre dove sarà valutata la richiesta del pm titolare dell’inchiesta Angelo Brugaletta di rimettere in regime di detenzione in carcere l’indagato. Sarà importante in quella sede portare anche le risultanze degli esami dei filmati di video sorveglianza del Maas in modo da ricostruire come siano avvenuti i fatti in modo da poter cristallizzare con precisione come sia partita la pallottola e definire anche il motivo scatenante del litigio.

Sulla decisione del Gip i familiari della vittima, Giuseppe Giuffrida, avevano inviato una lettera attraverso il loro legale Giuseppe Lipera proprio al Procuratore di Catania Giovanni Salvi e al pm Brugaletta per manifestare la loro incredulità davanti alla decisione del Gip che aveva concesso i domiciliari al 24enne nonostante “le pesanti accuse”.

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Nei giorni scorsi, l’avvocato Lipera ha anche presentato un’istanza dove chiede se Graziano Longo Minnolo, dopo il fermo, era stato sottoposto ad un esame tossicologico. Risposte queste che sicuramente emergeranno nel corso della udienza del 20 novembre davanti al Tribunale della Libertà.

La strategia della difesa della guardia giurata, assistito dall’avvocato Enzo Merlino, resta la legittima difesa. Ipotesi che se non fosse confermata dalle risultanze investigative, quindi non compatibile con la dinamica di quanto accaduto quella tragica mattina al Mass “rientrerebbe – secondo quanto dichiarato il giorno della scarcerazione del 24enne a LiveSiciliaCatania dall’avvocato Merlino  – in quello che tecnicamente viene definito eccesso colposo”. Una reazione, cioè, eccessiva rispetto a quella necessaria per garantire la propria difesa e incolumità persona. Ipotesi “che è sicuramente diversa – aveva spiegato difensore – dall’accusa di omicidio volontario”

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12 Ottobre 2013, 21:17

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