PALERMO – Le hanno viste andare in giro vestite in nero ed era apparso come un gesto di condanna verso il parente pentito, come è accaduto in altre simili circostanze. “Una pura casualità, non abbiamo messaggi da mandare alla mondo mafioso”, dicono la moglie e la figlia di Filippo Bisconti, neo collaboratore di giustizia.
Fanno conoscere il proprio pensiero attraverso l’ex avvocato di Bisconti, Jimmy D’Azzò, a cui il neo pentito ha revocato l’incarico dopo avere scelto la strada della collaborazione.
Le due donne hanno rifiutato la protezione offerta, come sempre, ai familiari dei neo pentiti. “Ha sbagliato e pagherà il suo conto con la giustizia – spiegano moglie e figlia di Bisconti -. Ha fatto delle scelte di vita che non condividevamo prima e non condividiamo ora. Non abbiamo alcun motivo di mandare messaggi di dissociazione a chicchessia, vogliamo soltanto continuare a vivere la nostra vita. Il colore nero dei vestiti è stata una casualità”.