CALTANISSETTA – “Come Forza Italia non abbiamo dubbi sulla necessità di dare finalmente, dopo il periodo di commissariamento durato ormai più di dieci anni, alla provincia regionale di Caltanissetta, oggi Libero Consorzio Comunale, stabilità e certezze. E per questo che insisto, come tanti altri alleati, sindaci, amministratori e consiglieri comunali, e quindi votanti, sull’importanza che possa avere la candidatura del sindaco della città di Caltanissetta, Walter Tesauro. Non lo affermo per appartenenza politica, quanto per la rilevanza che rappresenta”.
A dichiararlo è l’onorevole Michele Mancuso, deputato regionale di Forza Italia, in riferimento alle elezioni di secondo livello che si terranno in Sicilia il prossimo 27 aprile per scegliere il presidente e i consiglieri del Libero consorzio comunale di Caltanissetta.
Il forzista azzurro prosegue sostenendo la candidatura del sindaco Tesauro attraverso una valutazione oggettiva e partendo dal candidato avversario, ovvero il sindaco di Gela Terenziano Di Stefano.
Infatti, Mancuso afferma: “Il nostro avversario diretto è un sindaco che dice di interpretare l’anti-governo regionale, l’anti-Schifani, poiché candidato del PD e del M5S e quindi che il territorio necessita di un’alternativa concreta. Eppure, tangibili sono i segnali che il governo regionale ha dato alla comunità, cominciando dai finanziamenti sulla viabilità e in altri settori”.
Nello specifico, il deputato Mancuso fa riferimento alla delibera del Governo Schifani che ha visto per la città di Gela l’utilizzo delle Royalties per il risanamento del bilancio comunale. Inoltre, si sofferma sulle azioni del sindaco Di Stefano in merito al mandato che ha dato all’avvocato Rubino di procedere, in linea con lo statuto della Regione siciliana – commissione dello statuto di cui, tra l’altro, lo stesso deputato azzurro è presidente –, affinché la città di Gela possa distaccarsi dalla provincia di Caltanissetta e diventare appunto provincia di Gela.
“Mi chiedo a questo punto se è possibile immaginare che un sindaco che chiede in sede di tribunale civile di andare via dalla provincia di Caltanissetta – prosegue Mancuso – possa diventare presidente dei cittadini di Comuni come Montedoro, Milena, Villalba, Vallelunga, San Cataldo, Riesi e della stessa Caltanissetta. Il sindaco Di Stefano non dovrebbe candidarsi solamente per una questione di coerenza”.