PALERMO – È stata fissata al 19 gennaio, davanti al gup di Palermo Gabriella Natale, l’udienza preliminare che dovrà decidere sul rinvio a giudizio del direttore di Telejato Pino Maniaci, accusato di estorsione. Per i pm che hanno coordinato l’inchiesta avrebbe estorto denaro e favori, come un contratto a termine per l’amante, ad alcuni amministratori locali, minacciando, nel caso in cui le sue pretese non fossero state esaudite, campagne di stampa negative sul loro operato sulla sua emittente tv. Vittime l’ex sindaco di Borgetto Gioacchino De Luca, l’ex assessore di Borgetto Gioacchino Polizzi e il sindaco di Partinico Salvatore Lo Biundo.
Per Maniaci, a maggio scorso, la Procura di Palermo ha chiesto il divieto di dimora nelle province di Trapani e Palermo. Il gip ha accolto la richiesta per due estorsioni e l’ha rigettata per quella all’ex assessore. Il provvedimento, pero’, per un errore di notifica dell’udienza di discussione davanti al Riesame e’ stato dichiarato nullo. I pm hanno impugnato la decisione del gip per la terza estorsione e il Riesame prima, la Cassazione dopo ha dato loro ragione. Dopo la decisione dei giudici romani, dunque, a ottobre Maniaci ha nuovamente dovuto lasciare Partinico, salvo ritornare dopo poche settimane, quando il nuovo giudice, il gup Aiello, ha revocato il divieto di dimora imposto per l’estorsione a Polizzi sostenendo che ci fosse stato un “affievolimento degli indizi”. Il giornalista, noto per le sue campagne antimafia, si è difeso sostenendo di essere vittima di un complotto ordito dopo le denunce della sua emittente contro la cattiva gestione della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo presieduta dal giudice Silvana Saguto. (ANSA).