PALERMO – In Brasile è stato il piatto forte dell’informazione del nuovo anno. Il caso è stato sollevato da O Globo, qualche giorno fa: il Maracanà, a pochi mesi dala fine dell’Olimpiade, è già in stato di degrado ed abbandono. Le immagini parlano chiaro: erba alta fuori dall’impianto, erba assente sul terreno da gioco; gatti e anche qualche cane randagio; spazzatura non raccolta; muri che si scostrano e sale vip depredate da qualche furto; circa settemila sedili mancanti o piazzati nella posizione sbagliata; accumuli di sedili rotti in vari punti dello stadio. La Maracana S.A, società che lo aveva in gestione, aveva un contratto in scadenza a fine dicembre, ma si racconta che già gli eventi ospitati in questi ultimi mesi fossero stati organizzati attraverso vie “informali”. Da allora ha smesso di pagare le bollette (nessuna luce, nessuna irrigazione del terreno di gioco) e assicura di non avere nessun dovere di mantenimento delle strutture. Lo stadio è di proprietà dello Stato di Rio de Janeiro, ma la politica locale non ha mezzi e interessi per gestirlo. Due società sono in corsa per prendere la gestione dello stadio, la francese Lagardère e BWA e la anglo-olandese CSM, GL Eventos e Amsterdam ArenA.
Lo stadio più celebre al mondo versa in pessime condizioni.
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