Maresca torna a fare il maestro: | “Volevamo giocare alla pari”

di

02 Novembre 2014, 22:47

2 min di lettura

MILANO – Di un giocatore come Enzo Maresca, forse il Palermo sentiva un bisogno quasi vitale, viste le qualità tecniche e la grandissima esperienza che un giocatore dalla carriera quasi ventennale si porta dietro in questa stagione a tinte rosanero. E il centrocampista ex Samp ha fatto vedere di essere ancora fatto della pasta giusta per comandare la linea mediana di una squadra di Serie A, a giudicare da come ha fatto venire il mal di testa ai suoi dirimpettai a tinte rossonere nella serata che ha restituito al Palermo le luci della ribalta. Ai microfoni di Sky Sport, subito dopo il triplice fischio di Gervasoni, Maresca ha fatto capire che quello messo in mostra nei 90 minuti di San Siro è l’atteggiamento che la formazione di Iachini deve avere sempre, come una seconda pelle: “Quando incontri le grandi squadre, se non hai personalità e voglia di giocare fai fatica – ha esordito il regista rosanero – . Se resti chiuso, prima o poi il gol te lo fanno. Siamo venuti qua per giocare la nostra partita, e siamo riusciti a portare a casa i tre punti. L’idea era quella di provare a giocare, ci siamo riusciti. Siamo una squadra che viene dalla Serie B, venire qui a giocarsela non era facile ma è andata bene. Abbiamo perso qualche punto, ma in Serie A può succedere, noi dobbiamo continuare a cercare di raggiungere l’obiettivo nostro, che è quello della salvezza”.

Articoli Correlati

Paulo Dybala ci era andato vicino mercoledì contro il Chievo, ma la traversa gli ha strozzato l’urlo in gola. L’attaccante argentino, dopo una notte da sogno contro il Milan, e in un teatro (piuttosto vuoto) come quello di San Siro, non poteva che essere felicissimo per essere andato a bersaglio per la terza volta in questo campionato, e ai microfoni di Sky Sport, con gli occhi ancora sognanti per tre punti forse insperati, fa capire che mister Beppe Iachini ha una grandissima influenza sulle sue prestazioni in continuo crescendo: “Con il mister ho un bellissimo rapporto – ha esordito il numero 9 rosanero – . Io gioco ovunque mi chieda il mister, cerco di fare bene in tutte le posizioni in cui mi fa giocare. Io ho sempre fatto la prima punta, se devo fare la seconda con un altro attaccante davanti posso farlo, l’ho già fatto in passato, ma il mio ruolo è quello di prima punta. La maglia di Torres? Ho un grande rispetto per lui, è un grandissimo giocatore e ha vinto tantissimo, gli ho chiesto la maglia ma mi aveva detto che l’aveva già scambiata, spero di averla al ritorno”.

Pubblicato il

02 Novembre 2014, 22:47

Condividi sui social