PALERMO – Un campione si misura anche dalla capacità di ascoltare chi lo circonda. E nel caso di Marc Marquez, la misura del suo essere campione si è verificata, sempre più evidente, nel Gran Premio di Germania al Sachsenring. Una domenica che sembrava segnata, con le condizioni da bagnato che lo avevano costretto nella pancia del gruppo, mentre il terzetto italiano composto da Petrucci, Rossi e Dovizioso volava. La caduta del centauro ternano ha quasi fatto da spartiacque, visto che nei giri successivi l’effetto della pioggia sull’asfalto diveniva sempre meno incidente, tanto che l’ipotesi di cambiare moto con gomme intermedie o da asciutto prendeva piede. Ed è qui che Marquez compie il capolavoro: con pista sempre più asciutta, il leader del campionato monta una coppia di gomme slick, mentre Rossi, Dovizioso e gli altri lì davanti restano in pista, ignorando le segnalazioni. Ma mentre i primi cinque giocano a scacchi, l’hondista rimonta e passa nettamente in testa quando, a 8 giri dalla fine, Rossi e compagni imboccano la via del box. Diventa una gara tragica per Valentino, che finirà settimo, mentre il podio verrà completato dalle Ducati di Crutchlow e Dovizioso. Lorenzo quindicesimo.
Il cambio di condizioni induce il leader del mondiale ad osare, Valentino ci pensa troppo e finisce settimo.
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