Mercato dell’illegalità in corso Tukory | L’ira di residenti e commercianti

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01 Giugno 2014, 06:20

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PALERMO – Un soprannome ironico è “Ikea”, ma viene anche definito come “Il mercatino dell’illegalità”, dove regna l’abusivismo e tra la merce in vendita si è spesso trovata della refurtiva, risultato di realizzo immediato per chi ha appena messo a segno un furto o una rapina. Non sono stati rari, infatti, i casi di ricettazione rilevati dalle forze dell’ordine tra le bancarelle del mercato di Ballarò che da anni, ormai, si è esteso lungo corso Tukory, a partire da Porta Sant’Agata e fino al Museo Gemmellaro.

Uno degli ultimi interventi di sgombero da parte della polizia municipale risale alla scorsa estate, quando un’area di circa 350 metri quadrati ricoperta a tappeto da mobili, assi di legno, elettrodomestici e scaffali, fu liberata e ripulita subito dopo dalla Rap. Pochi giorni dopo, tutto tornò come prima e fu presa d’assalto dagli abusivi anche la villetta, diventata adesso un ipermercato a cielo aperto. Tra chi vende antiquariato, abiti usati, uccelli di specie selvatica protetta illegalmente e vecchi oggetti da riutilizzare, c’è infatti chi mette in bella mostra autoradio, computer portatili, tablet, cellulari di ogni tipo e smartphone di ultima generazione per pochi euro.

“E’ il regno della ricettazione e dell’abusivismo – dice Sonia Giordano, residente in via Marinuzzi – dove è possibile trovare un paio di scarpe gettate il giorno prima in un cassonetto o rifiuti di ogni tipo. Ma quel che è peggio – dice – è che adesso ci si mettono anche i rom a rendere la villetta invivibile, siamo davvero sconfortati”. “Ogni mattina – aggiunge il titolare di un’attività commerciale – arrivano tutti all’alba. Stendono sui marciapiedi dei teli e posizionano la loro merce. Chili e chili di oggetti vecchi ed abiti inutilizzabili che ricoprono i vialetti. Il decoro di questa zona è ormai più che compromesso, è una giungla”.

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Eppure, risale soltanto allo scorso anno l’ordinanza comunale tramite la quale gli ambulanti del mercatino dell’usato avrebbero dovuto collocare le loro bancarelle soltanto nel fine settimana ed in orari prestabiliti. “Mai rispettata – dice Pippo Brunetto, residente in via del Vespro – perché qui non è mai cambiato nulla, anzi, la situazione va a peggiorare. Ci sono ambulanti onesti, ma anche robivecchi e ricettatori che conservano in alcuni magazzini dell’Albergheria altra refurtiva. Lo sanno tutti qui, ma nessuno parla”.

Ed è il comandante della polizia municipale Vincenzo Messina che infatti, ribadisce la necessità di un intervento radicale, su più fronti. “Quello di corso Tukory non è un mercatino, la questione è molto più complessa. Noi siamo intervenuti tantissime volte, mettendo in campo settanta-ottanta agenti su vari turni, ma gli abusivi si sono ripresentati perché non è sufficiente multarli per l’occupazione non autorizzata del suolo pubblico e l’unico problema lì, non è di certo la viabilità. Dobbiamo sicuramente ripetere un intervento, ma conto su un provvedimento che coinvolga più settori, che colpisca definitivamente alla radice questo fenomeno”.

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01 Giugno 2014, 06:20

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