“Si è pentito Zarcone”| E la donna avvertì Messicati

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26 Maggio 2017, 16:46

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PALERMO – Il pentimento di Antonino Zarcone è stato decisivo per le sorti processuali di Messicati Vitale. Lo sapevano tutti, anche la donna che il 30 settembre 2014 uscì, di corsa e scossa dal bunker, dal carcere Pagliarelli di Palermo.

Avano appena saputo in aula del pentimento di Zarcone ed era corsa ad avvertirlo. “Chi è?”, disse il boss rispondendo al citofono: “Toni, scendi”. Messicati Vitale aprì il portone. “Entra”. “Toni, gliel’ho detto a Sara ma quella è stonata…”. “II fatto di Nino?”. “Una bella perdita è”. “Una bella perdita, si è buttato quello”. Ancora la donna: “… dice… ‘da una settimana che sto collaborando’… dice… ‘perdo dei familiari’ e mi ‘pento… io ho detto: ‘… ora glielo vado a dire perché’… ce ne siamo andati cutululiati… mi raccomando Toni”. Poi, si sentì il rumore del portoncino che veniva chiuso, la donna uscì di casa e in sottofondo i rumori della televisione accesa. “Cutuliati” diceva la donna in gergo palermitano.

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Tradotto in Italiano significa bastonati, perché il pentimento di Nino Zarcone era una botta per Messicati Vitale e per l’intero clan che operava fra Villabate, Bagheria e Ficarazzi.

 

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26 Maggio 2017, 16:46

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