MESSINA – 20 mila spettatori per il derby con il Catania. Sembrava quasi una provocazione quella lanciata dal direttore generale del Messina Raffaele Manfredi subito dopo la gara vinta con la Lupa Castelli Romani, un’esagerazione figlia di una vittoria sofferta che aveva proiettato i siciliani in vetta alla classifica, almeno fino allo scivolone di Foggia. Dalla provocazione si fa presto a passare al sogno, con la società giallorossa impegnata a far diventare realtà questo sogno. L’iniziativa si chiama #20milainsieME e si è già sviluppata in un video creato ad hoc dalla società, che sta viaggiando sulla rete a ritmo forsennato. Come raggiungere un tale numero? Riportando i giovani allo stadio, coinvolgendo l’Università degli Studi Messina, presente oggi al San Filippo nelle figure del Rettore Pietro Navarra, del Direttore Generale Franco De Domenico e del vicepresidente ERSU Luigi Chiara.
Tutto nasce da un contributo dallo dall’ERSU ed alla collaborazione dell’Acr Messina, con gli studenti che potranno assistere alla partita in programma domenica 15 novembre alle ore 14,30 a prezzi davvero scontati. Un apposito point sarà a Palazzo Mariani, sede delle segreterie centrali dell’Ateneo, che durerà da lunedì 6 a venerdì 13 ed i primi mille studenti che si presenteranno potranno acquistare un biglietto di Tribuna B a soli 5 euro, mentre esauriti questi mille sarà applicato il prezzo di 10 euro. Servirà solo la carta d’identità, l’essere in regola con i pagamenti ed essere residenti nella provincia di Messina.
“E’ inutile nascondere che non si tratta di una partita qualunque – ha dichiarato Manfredi – il nostro obiettivo è quello di portare quanta più gente possibile allo stadio e se ci muoviamo tutti insieme questo obiettivo non è così lontano. Molto probabilmente la trasferta sarà vietata ai supporters rosso azzurri: Avevamo anche pensato di riservare un settore per gli ospiti, ma – ha concluso Manfredi – al 99% non ci saranno. L’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, infatti, ha classificato il derby come partita a rischio a livello 4. Tutto lo stadio sarà per le famiglie e possono tranquillamente venire”.
