Messina, è conto alla rovescia | Il Comune apre alle concessioni

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11 Giugno 2015, 17:15

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MESSINA – Sono giorni di grande fibrillazione e fermento a Messina. Il disimpegno confermato dal patron Pietro Lo Monaco apre, in modo particolare, due diversi scenari già annunciati martedì in conferenza stampa. Il Messina ha le carte in regola per ambire al ripescaggio in Lega Pro, ma occorre un pagamento a fondo perduto di 600mila euro nei confronti della Lega. Somma che però lo stesso Lo Monaco non ha intenzione di sborsare e qui entra in ballo il secondo scenario, quello della Serie D. Il Messina, mal che vada, comunque sarà iscritto anche perché vanta dei crediti da parte della Lega stessa, per via dell’utilizzo del principio dell’età media eseguito nell’ultima stagione. Il periodo che si vive è particolarmente anomalo, perché alla consapevolezza di dover affrontare l’ennesima estate di passione con il futuro del calcio messinese attaccato ad un filo, solo ora si intravedono delle reazioni da parte della politica locale, fortemente accusata dallo stesso Lo Monaco.

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Ad oggi non si registra nessuna reazione del sindaco Renato Accorinti, che con Lo Monaco ha avuto numerosi attriti. Il primo cittadino ha comunque fatto capire come finora non vi è stato alcun documento ufficiale da parte della proprietà dell’Acr Messina, che consegni nelle mani del primo cittadino le sorti della società. Quindi chiunque si voglia esporre per acquistare il Messina, eseguendo tutto il necessario per il ripescaggio in Lega Pro o per allestire una squadra in Serie D, deve avere sempre e comunque l’attuale proprietà come interlocutrice e non il primo cittadino. Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della commissione consiliare allo sport Piero Adamo, che difende l’operato del consiglio comunale: “Io ho invitato Lo Monaco ad esporre le sue intenzioni circa la gestione delle aree del San Filippo il 24 aprile e il 24 luglio 2014, in entrambi i casi ha mandato dei suoi delegati. Il consiglio comunale – ha continuato – non è contrario a priori alle concessioni pluriennali, a patto che si conoscano i progetti”.

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11 Giugno 2015, 17:15

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