Messina, Sos rifiuti

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28 Gennaio 2014, 20:45

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MESSINA- La notizia dell’assessorato era attesa, ma a Messina gli amministratori non nascondono un po’ di allarme. Se a giugno le discariche di Mazzarrà e Motta Sant’Anastasia chiuderanno, la città dello Stretto dovrà trovare un altro sito dove conferire quasi trecento tonnellate di rifiuti prodotti al giorno. Si pensa già alla vicina Calabria o a un’altra discarica esistente nel catanese: questo comporterà una lievitazione dei costi dei trasporti.

“Il problema c’è – dice Michele Trimboli, liquidatore dell’Ato3 –, perché non vedo come si possano realizzare in soli quattro mesi gli impianti di pre-trattamento integrale dei rifiuti. Vorrei sbagliarmi, ma c’è davvero poco tempo a disposizione. Il lato positivo, invece, è che la Regione imprime una brusca accelerazione all’applicazione della norma che fino ad oggi è stata sempre derogata”.

La notizia di oggi pomeriggio ha fatto scattare il campanello d’allarme anche a Messina, dove si sta tentando di imprimere una svolta alla raccolta differenziata. Lo stesso Trimboli, da dirigente dell’Ato, ha curato la realizzazione del nuovo impianto della raccolta della differenziata a Pace. “Il nuovo impianto entro giugno sarà pronto – afferma Trimboli – e per la raccolta differenziata della parte secca non avremo più alcun problema, ma per l’umido il problema ci sarà anche se si stanno prevedendo nuovi impianti”. Al momento non si registra alcuna reazione da parte della Tirreno Ambiente, la società che gestisce la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea.

 

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28 Gennaio 2014, 20:45

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