MESSINA – Per il Messina è tempo di tirare fuori l’orgoglio. Le batoste subite subite contro Melfi e Lecce hanno reso davvero brutta la classifica dei siciliani, adesso in piena zona playout con appena due punti di vantaggio sull’ultimo posto occupato dal Catanzaro. Una situazione grave a cui tuttavia si deve porre rimedio. La gara di Cosenza però non è delle più semplici, i silani sono una delle realtà più solide del campionato e vogliono vendicare l’ultimo ko interno subito per mano del Catania.
A Cristiano Lucarelli il compito (difficile) di tirare fuori il Messina dalle sabbie mobili: “Al netto di tutte le problematiche che stanno caratterizzando questa stagione dall’1 luglio, meriteremmo due o tre punti in più dell’attuale classifica. Pur avendo buoni giocatori, indossiamo una maglia che ha un peso specifico differente rispetto ad altre. Sicuramente a Melfi hanno meno pressioni. Anziché darci una marcia in più, un ambiente come quello di Messina sta frenando qualcuno. Diventerebbe uno stimolo se avessimo maggiore spessore, personalità e forza interiore. Senza falsa modestia, fu così per me a Livorno. Svariati calciatori in altre squadre di Lega Pro, con una storia meno ingombrante, magari renderebbero molto di più. Vengono inibiti dal contesto e dalla visibilità che dà il Messina”.
Ad aggiungere ulteriore pepe c’è il caso Pozzebon, preso di mira dalla curva dopo la cocente sconfitta di martedì contro il Lecce: “Io non mi priverò mai di lui, non è in vendita anche perché ha firmato un contratto pluriennale in estate. Ieri mattina ha avuto un chiarimento con i tifosi, sancito da una stretta di mano conclusiva. A noi serve piuttosto un altro come lui. Ci sono stati degli interessamenti ma quando il mercato è vicino è inevitabile. Ho parlato con il ragazzo, che è mortificato perché non riesce a segnare, aspetto fondamentale per un attaccante. Se qualcuno lo vorrà dovrà pagarlo e noi dovremo avere dei vantaggi e quindi un’alternativa adeguata. Soltanto di fronte a un’offerta congrua ci siederemo al tavolo”.
Nonostante il 2016 del Mesisna si chiuderà con gli scontri diretti con Vibonese, Siracusa e Reggina, il tecnico livornese fa capire di avere già in mente come operare sul mercato: “C’è bisogno di una bella rimescolata. La rosa è troppo ampia: avremmo potuto spendere meno e meglio. La cura è stata individuata ma la farmacia è chiusa al momento. Riaprirà a gennaio. Chi vuole rimanere dovrà dimostrare di essere da Messina in queste quattro gare. In ventotto non possiamo lavorare. Se faremo quindici cessioni e risparmieremo a livello di ingaggi, con lo stesso budget ne potremo fare entrare nove di maggiore qualità”. Ma dal 2017 giallorosso, Cristiano Lucarelli si aspetta meno problemi soprattutto sotto il profilo strutturale: “Avevo sottovalutato i problemi a livello strutturale. Pensavo che con la collaborazione di altri club avremmo potuto ovviare ma non c’era nessuno disponibile. Ho cercato invano anche in provincia, sostituendomi a figure che in società mancano. Dg e ds? La società sa che in futuro dovrà assoldarli, per ora evidentemente credono in me”.