Migranti e Ong, Zuccaro in Senato: |"Ecco come funziona il sistema" - Live Sicilia

Migranti e Ong, Zuccaro in Senato: |”Ecco come funziona il sistema”

“Il focus della nostra azione non sono le Ong bensì i trafficanti”, ha chiarito il procuratore in un passaggio.

ROMA – “Il focus della nostra azione non sono le Ong bensì i trafficanti”. È un Carmelo Zuccaro sereno, puntuale, rigoroso, quello che oggi è intervenuto in audizione presso la Commissione difesa del Senato. Le polemiche degli scorsi giorni lo toccano solo in parte. “Confermo pienamente quanto detto al Comitato Schengen e cioè che siamo in una fase in cui non riusciamo più a svolgere l’attività investigativa: non riusciamo a intercettare i facilitatori e ad intercettare i satellitare e ad avere quegli elementi probatori necessari”. Ecco il centro della relazione letta dal procuratore capo di Catania. Una seduta durata neanche un’ora, ma con due passaggi secretati, duranti i quali la diretta web è andata senza audio.

Una riunione tutt’altro che superflua, tuttavia. In cui Zuccaro ha puntellato le tappe del lavoro di contrasto al fenomeno delle tratte messo in opera della procura di Catania, prima con Giovanni Salvi e ora sotto la sua direzione. Si tratta di un’attività articolata e che richiede strumenti investigativi aggiuntivi. Zuccaro ha, infatti, sottolineato che sarebbe utile per le indagini poter intercettare non solo le comunicazioni satellitari “ma anche quelle telematiche” che partono dalla Libia e arrivano fino ai migranti. “Poter effettuare e utilizzare queste intercettazioni – ha spiegato – è estremamente utile per far capire e far tornare a liceità la gestione del flusso migratorio”. Si tratta, però, di intercettazioni che, “per essere disponibili”, ha aggiunto Zuccaro, “devono essere fatte con strumenti molto costosi e effettuate in acque internazionali, molto vicini alle coste libiche, perché se no non si riesce a captare nulla. Se vi fossero già gli strumenti a disposizione, non ve li chiederei”.

Un passaggio scottante riguarda il ruolo della criminalità organizzata. “Le organizzazioni mafiose italiane – ha detto Zuccaro – appetiscono all’ingente quantità di denaro erogata per l’accoglienza dei migranti  parliamo di cifre già notevoli, in parte intercettate dalle mafie. Il numero di persone che cercano di arrivare in Italia è evidentemente esploso letteralmente nel 2017 e la maggior parte di essi non ha diritto alla protezione internazionale”. Da qui la puntualizzazione: “Non è quindi il caso – ha aggiunto il procuratore – che le ong svolgano questa attività di supplenza. Molte vite in mare  si perdono. Il volontariato deve supplire dove ci sono carenze negli Stati, ma in una situazione non emergenziale bensì strutturale, questa materia essere gestita dagli Stati”.

Intanto, stamattina, la Fondazione La città invisibile e il gruppo Agende Rosse “Francesca Morvillo” di Catania hanno organizzato un sit-in di fronte la Prefettura e una raccolta firme per sostenere il procuratore Zuccaro. “Al di fuori di ogni forma di strumentalizzazione politica – si legge nella petizione – il nostro impegno e al fianco di persone serie che perseguono la verità come la storia professionale del Procuratore dimostra. Desideriamo sottolineare l’importante lavoro che sta svolgendo il procuratore per sgominare il traffico di vite umane che si svolge alle spalle dell’Europa. Pertanto, chiediamo il governo di mettere a disposizione del Procuratore tutti gli strumenti i mezzi di cui dispone, prendere ammissibili come prove processuali le intercettazioni e le prove acquisite non dalla polizia giudiziaria ma delle attività di intelligence italiana ed estera, ai fini dell’accertamento dei fatti denunciati al procuratore in merito al coinvolgimento di alcune ONG nel traffico di migranti. Sostenere attivamente la Procura di Catania nell’opera di rilevazione di reati contro chi specula sulla vita dei miranti”.

LA DIRETTA TESTUALE A CURA DELLA REDAZIONE

14.15 Li chiama “diabolici assassini” i trafficanti del mare “che speculano sulle condizioni dei migranti”. Un sistema che il procuratore Carmelo Zuccaro sta scandagliando assieme al suo gruppo di lavoro. Un lavoro che come lui stesso spiega sarà da modello per le altre procure.

LE NUOVE FRONTIERE.

14.25 Imbarcazioni cinesi di pessima qualità, i trafficanti puntano a massimizzare i profitti riducendo i costi. A guidare le barche, nella nuova fase dell’emergenza immigrazione, sono scafisti improvvisati, in pratica migranti che ottengono uno sconto sul costo dell’imbarco e guidano lo scafo seguendo le istruzioni dei componenti dell’organizzazione. “Abbiamo deciso di non richiedere più misure cautelari tra gli scafisti occasionali, abbiamo proceduto all’iscrizione per il delitto di favoreggiamento”.

14.45 INTERCETTAZIONI. Ritengo sia estremamente utile per comprendere e far tornare alla liceità la gestione del flusso migratorio. Il codice prevede il decreto d’urgenza del Pm con la convalida del Gip nel caso in cui venga segnalata una segnalazione di interesse. LA collaborazione di Guardia Costiera, Finanza e navi impegnate in missioni europee, potrebbe essere estremamente utile. Per operare nelle navi militari è necessaria una specifica autorizzazione Al fine di evitare che alcune organizzazioni bypassino il reato di agevolazione dell’immigrazione clandestina, previsto non quando si persegue unitamente il fino specifico, ritengo di prevedere che quando viene navi disattivano il trasponder, gli aerei possano seguirne la rotta.

15.00 Altro livello è individuazione delle fonti di finanziamento di alcune nuove Ong. Su questo ho già relazionato alla commissione Shenghen, e ritengo che per poter comprendere chi finanzia queste organizzazioni potrebbe dare delle indicazioni molto utili. La presenza tra gli organici di persone non proprio in linea col profilo dei filantropi giustifica le indagini. Ritengo che il fine di solidarietà sia tra i più nobili che possa caratterizzare gli uomini. Tuttavia, dobbiamo tener conto che vi sono non solo interessi in gioco delle persone che riescono ad essere salvate, ma anche quelli di chi perisce in mare. Il numero delle persone che sono perite in mare, da quando le imbarcazioni sono di peggiore qualità, è certamente aumentato.

15.10 Io chiedo a questa Commissione di metterci in condizione di poter disporre di uno sforzo investigativo ingente, notevole per consentire che l’attività di contrasto al traffico di migranti sia notevole. Bisogna evitare che si rafforzino le organizzazioni di trafficanti che riescono a sviluppare un volume di profitti che li rende sempre militarmente organizzati, contrastando la formazione di un governo stabile in Libia. Inoltre, debbo dire che vengo da una terra in cui quando si è offerto alle organizzazioni criminali di potersi rafforzare, queste organizzazioni sono divenute pericolose. Cosa nostra si è infiltrata nel tessuto economico corrompendo anche alcune istituzioni.

15.20 Vi sono strutture che ospitano minori che non hanno nessuna qualifica per fare questo. I centri di accoglienza vengono autorizzati dai governi regionali e si interviene solo in fase successiva. In alcuni casi i centri sono stati chiusi. Un altro fenomeno indotto che preoccupa questa procura distrettuale è quello della tratta delle donne straniere e minori. Abbiamo registrato un numero di procedimenti con persone iscritte del delitto di tratta è il più alto d’Italia. Il fenomeno della tratta vede il coinvolgimento degli stranieri che sono spesso della stessa nazionalità dei migranti, si tratta di persone che non pagano i costi del viaggio e vengono costrette attraverso riti esoterici a prestare il loro corpo per pagare il costo del viaggio e col tempo gestiscono direttamente il traffico.

Ospitare in Italia la migrazione di carattere economico?Una vita umana vale allo stesso modo, ovviamente per uno Stato è un flusso rilevante.

15.30 Confermo pienamente quanto detto al Comitato Schengen e cioè che siamo in una fase in cui non riusciamo più a svolgere l’attività investigativa: non riusciamo a intercettare i facilitatori e ad intercettare i satellitare e ad avere quegli elementi probatori necessari. Il focus della nostra azione non sono le ong bensì i trafficanti. Le organizzazioni mafiose italiane appetiscono all’ingente quantità di denaro erogata per l’accoglienza dei migranti  parliamo di cifre notevoli, in parte intercettate dalle mafie. Il numero di persone che cercano di arrivare in Italia è evidentemente esploso letteralmente nel 2017 e la maggior parte di essi non ha diritto alla protezione internazionale. Non è quindi il caso che le ong svolgano questa attività di supplenza, ma la assumiate voi che avete la responsabilità politica. Molte vite in mare  si perdono. Il volontariato deve supplire dove ci sono carenze negli Stati, ma in una situazione non emergenziale bensì strutturale, questa materia essere gestita dagli Stati.

15.35 Zuccaro ha sottolineato che sarebbe utile per le indagini poter intercettare non solo le comunicazioni satellitari “ma anche quelle telematiche” che partono dalla Libia e arrivano fino ai migranti. “Poter effettuare e utilizzare queste intercettazioni  è estremamente utile per far capire e far tornare a liceità la gestione del flusso migratorio”. Si tratta, però, di intercettazioni che, “per essere disponibili”, ha aggiunto Zuccaro, “devono essere fatte con strumenti molto costosi e effettuate in acque internazionali, molto vicini alle coste libiche, perché se no non si riesce a captare nulla. Se vi fossero già gli strumenti a disposizione, non ve li chiederei”.

Zuccaro cita lo Schema di proposta operativa varata da Salvi nel 2013 e un’altra che varato da lui stesso nel 2015, “questo per dire che se ci date gli strumenti è possibile intervenire e fare qualcosa”

 

Le domande.  Arrigoni fa riferimento alle dichiarazioni precedentemente rese da Zuccaro sul ruolo di alcune Ong che avrebbero messo sotto “scacco” l’attività giudiziaria “Il focus della nostra azione non sono le Ong ma i trafficanti. “Per quanto riguarda i contatti tra Ong e trafficanti non ho chiesto ai nostri servizi di avere dei dati, perché comunque non li potrei utilizzare. Tuttavia dispongo di dati provenienti da Frontex e dalla Marina. Noi abbiamo un contatto costante con gli ammiragli e con la guardia costiera e questi dati ci sono stati forniti da loro, circa l’esistenza di contatti radio e comunicazioni che vengono da altra parte. Su internet vengono messi i dati sulla posizione in cui si trovano le Ong. Ritengo che sia sempre opportuno uno schermo tra il lavoro dei servizi e quello dell’Autorità giudiziaria. Noi dialoghiamo soltanto con le forze di polizia giudiziaria. Non mi sento condizionato da questo tipo di attività, auspico che il Csm ci possa mettere nelle condizioni di operare nel modo migliore. Il Csm non mi ha fornito nessuna risposta negativa su quello che è il mio auspicio, ritengo che non vi sia alcun contrasto tra l’esigenza di poter disporre del necessario supporto investigativo e l’esigenza di non esternare quelli che sono i risultati della mia attività. Si è fatta confusione tra tre livelli di azione dell’autorità giudiziaria. Quando ho deposto in commisisone Shenghen parlavo da magistrato che aveva avuto alcuni tipo di dati e da queste informazioni avevo tratto la netta consapevolezza che la gestione del traffico non avviene nel rispetto delle regole imposte. E’ un pre-livello rispetto a quello dell’indagine penale, se non ci si consente di avere supporti investigativi che vanno al di là di quelli dei quali disponiamo ordinariamente, nessuna autorità giudiziaria può raggiungere alcun obiettivo In questa fase la comunicazione nelle sede istituzionali credo che sia doverosa e che non violi il dovere di riserbo che deve accompagnare l’attività vera e propria. Sulle indagini non ho mai fornito alcun elemento. Se si confonde la fase di una denuncia di un fenomeno, non farlo implicherebbe complicità.

 

 

 

 

 

 

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