Palermo

Mirri: “Il Palermo ha una certezza: il futuro”

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25 Ottobre 2022, 12:21

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PALERMO – Parola a Dario Mirri. Il presidente del Palermo, in una lunga intervista rilasciata per l’edizione italiana della nota rivista Forbes, ha ripercorso le tappe del suo cammino in rosanero culminato con la promozione e la cessione del club al City Football Group:

“Il momento più bello è stato sicuramente la promozione in Serie B, perché è stata il coronamento sportivo del triennio. Sono molto fiero di avere ridato dignità al club, di avere creato una società trasparente, con i conti in ordine, con un’eccezionale reputazione e con una partecipazione sempre garantita dei tifosi. Anello ancora molto debole in Italia”.

Mirri si è quindi soffermato proprio sulla tifoseria e sul senso di appartenenza caposaldo della rinascita del club di viale del Fante: “Da noi il rapporto tra i tifosi e le società è molto conflittuale. Ed è un problema culturale su cui dobbiamo lavorare. Basterebbe prendere esempio dall’Inghilterra, dove la società condivide tutto con i tifosi e loro rimangono al fianco della squadra a prescindere dai risultati. Perché il club non è del presidente, è dei tifosi. Loro devono sentire questa appartenenza, viverla sempre e comunque. E non è un caso se in Italia fa notizia vedere il tutto esaurito allo stadio e si fa fatica a contrastare la vendita di prodotti non ufficiali”.

FONDI DI INVESTIMENTO E CFG

Il presidente del Palermo continua parlando della necessità, sempre più forte, dei fondi di investimento nel mondo del calcio: “Non ci sono più famiglie italiane disposte a seguire solo il loro cuore. In termini economici, ormai, il livello è troppo alto. Al punto che il calcio è diventato uno sport per pochi, cioè per coloro che possono permettersi grandi investimenti. Ed è qui che entrano in campo i fondi di investimento. Certo, per vincere poi serve anche altro, un mix di competenza, coesione e fortuna. Anche perché il calcio è fondato sul capitale umano, non solo su quello economico”.

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“Io e Soriano – afferma Mirri in merito al City Football Group – sin dal primo incontro, vedevamo entrambi il Palermo come un sogno da costruire nel tempo, con la possibilità di trasformarlo in uno dei club di maggiore valore al mondo. Oltre alla loro grande passione, mi ha sorpreso il fatto che in City Football Group non avessero fretta. Per loro è importante che il risultato sia perfetto. E anche se in Italia siamo abituati a dover fare tutto e subito, con loro si sta costruendo qualcosa che nel tempo acquisterà valore. Il Palermo ha una certezza: il futuro. Ed è importante soprattutto in Sicilia, dove non si usa mai il verbo al futuro”.

STADIO E SOGNO SCUDETTO

Dario Mirri, al termine dell’intervista, si è soffermato anche sul tema stadio, recentemente criticato per le condizioni fatiscenti dell’impianto: “Ci sono stadi italiani ben peggiori del nostro. Anche perché, purtroppo, si è fermi alle ristrutturazioni effettuate per i Mondiali del 1990. Stiamo comunque lavorando ad alcune migliorie con il comune, che è proprietario dell’impianto. Anche se da poco abbiamo rifatto spogliatoi e skybox”.

“Prima di tutto dobbiamo andare in Serie A – ha concluso il presidente del Palermo alla domanda relativa al sogno scudetto – e ci vorrà del tempo. È un sogno. Sarà difficile, ma, nel tempo, possibile. Se poi dovessimo avere numeri economici all’altezza degli altri club italiani di vertice, ci consolideremo. E forse è questo che ha portato il Palermo di Zamparini al fallimento: il pensiero di poter vincere lo scudetto anche senza avere un bilancio da grande squadra. Quindi prima la Serie A, poi vedremo”.

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25 Ottobre 2022, 12:21

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