17 Luglio 2024, 17:03
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MONREALE – Inchiesta sui furbetti del reddito di cittadinanza, due gestori di centri di assistenza fiscale sono finiti ai domiciliari. Ecco i nomi e le accuse
Gli arresti domiciliari per i 341 furbetti scoperti dai carabinieri sono stati disposti dal tribunale del riesame di Palermo e confermati dalla cassazione nei confronti di Antonino Giannetto 50 anni, titolare del Caf Circolo Fenapi fiscalità a previdenza di via Nicolosi 2 a Monreale e Laura Tusa 49 anni collaboratrice del centro assistenza fiscale. I giudici hanno disposto anche il sequestro del Caf di Monreale.
I due arrestati, secondo le ipotesi degli investigatori, per recuperare il denaro dai debitori, li minacciavano e prospettavano la sospensione dei sussidi, se non avessero saldato quanto pattuito.
Nel corso dell’inchiesta sono stati individuati e denunciati 341 percettori del reddito di cittadinanza che si sono avvalsi del Caf pur non avendo i requisiti previsti dalla legge: hanno indebitamente ricevuto circa 2 milioni e 400 mila euro.
“Un ringraziamento ai Carabinieri della Stazione di Monreale – commenta il senatore di Fratelli Raoul Russo, componente della commissione Lavoro in Senato -, del Nucleo Operativo e del Nucleo Ispettorato del lavoro per il prezioso lavoro che ha portato a smascherare una truffa milionaria ai danni dello Stato: 341 ‘furbetti’ del Reddito di cittadinanza”.
“L’ennesimo episodio – aggiunge Russo – che conferma la giusta scelta del governo Meloni di porre fine ad una misura esclusivamente assistenzialista che non ha fatto altro che generare sperequazioni e truffe, senza contribuire in alcun modo né allo sviluppo – conclude l’esponente di FdI – né alla crescita dell’occupazione”.
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17 Luglio 2024, 17:03