Morire di strada, volontari| si riuniscono in preghiera

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24 Luglio 2013, 10:07

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CATANIA – L’ultimo episodio risale a sabato scorso, Andrea, senza dimora, è morto in strada a Catania, vittima della sua stessa povertà. Ma come Andrea, anche Paolo, Marco, Giovanni e chissà quanti altri, “ad oggi sono 50 i senza dimora a Catania – spiega Gabriella Virgillito organizzatrice, direttore Telestrada – cerchiamo spesso di dare una mano ai disagiati, ma è davvero difficile. Certamente è doveroso ricordare che si tratta di persone che non scelgono di vivere in queste situazioni, dovremmo imparare tutti a non emarginarli”.

Per ricordare tutti loro è stata organizzata una veglia di preghiera e una piccola processione da un gruppo di volontari, con il coordinamento della “Redazione di Strada” di Scarp de’ Tenis e TeleStrada, del COPE, e della Ronda dell’Amicizia partita questa sera da piazza Giovanni Falcone fino a piazza Giovanni XXIII. “Una volta erano immigrati – commenta a LiveSicilia Catania un volontario – oggi sono tantissimi i catanesi disagiati. Basta uno sfratto, un divorzio o perdere il lavoro per ritrovarsi senza un tetto sopra la testa”.

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Senza un riparo, un pasto, una difesa. In compagnia soltanto di se stesse, sono tante, troppe, le persone che popolano la stazione, le piazze desolate o i parchi dimenticati. Candele, canti e fiori, questo pomeriggio, per ricordare che esistono. “La strada uccide, si muore di solitudine, di disperazione e di abbandono. – ha proseguito la Virgillito – quanto siamo disposti a rimanere indifferenti e quanto, invece, siamo disposti a impegnarci perché morti come queste non accadano più?”

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24 Luglio 2013, 10:07

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