CATANIA – Non si placano le iniziative “No Muos” in città. Nemmeno all’indomani della decisione del Governo Regionale di dare mandato all’assessore al Territorio di revocare le autorizzazioni concesse due anni fa. Autorizzazioni che, se da un lato hanno gettato le basi per la realizzazione del sistema di telecomunicazioni satellitare Usa, dall’altro hanno generato la progressiva nascita di una coscienza sociale contro un sistema ritenuto, dagli esperti in materia, altamente nocivo per la salute dell’ambiente e dell’uomo. E se i movimenti non hanno ancora deciso di abbassare la guardia forse è perché, fin quando l’impegno della Regione non si tradurrà in concreto atto amministrativo, c’è ancora da temere. Lo sa bene il comitato di base “No Muos No Sigonella” di Catania che, in vista della manifestazione nazionale del 30 marzo a Niscemi, ha organizzato un incontro per fare il punto della situazione. Presenti alla riunione, rappresentanti di associazioni e liberi cittadini che, con la loro partecipazione alla vita civile, rappresentano quella parte di cittadinanza attiva di cui gode Catania.
“L’incontro – spiega a Live Sicilia Catania Domenico Stimolo, Comitato Partecipazione e Democrazia – è stato un’occasione per riflettere sull’imminente, si spera, formalizzazione dei provvedimenti presi dalla Regione in seguito alla seduta delle commissioni Ars all’Ambiente e alla Sanità, ma anche una riunione programmatica per stilare una serie di iniziative in vista della manifestazione nazionale. Tra queste, si sta valutando l’organizzazione di un corteo cittadino a Catania e la progettazione di un seminario di approfondimento sui danni alla salute prodotti dal Muos. Eventi tesi ad informare e a sensibilizzare ancora di più i catanesi sull’argomento. Il nostro obiettivo è, infatti, quello di unire sinergicamente tutte le forze sociali presenti nel territorio liberando tutte quelle energie propositive in grado di contribuire ad una reale lotta contro il cancerogeno sistema di comunicazione statunitense”.