24 Settembre 2018, 20:04
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Qualcosa si muove nel centrodestra. Anzi, tanto. L’ultimo fine settimana ha visto emergere in superficie i movimenti sotterranei in atto da mesi. Con l’apertura di una fase nuova che in vista delle prossime Europee potrebbe scompaginare lo schema su cui il vecchio centrodestra ha vissuto negli ultimi anni. Mentre dalle parti di Forza Italia l’insofferenza verso il sovranismo di Salvini e compagni si manifesta in modo sempre più nitido, Giorgia Meloni ha lanciato la proposta di strutturare un nuovo soggetto politico di centrodestra, con Fratelli d’Italia a fare da propulsore per raccogliere “sovranisti e conservatori”. E già i primi pezzi di centrodestra si fanno avanti. Uno degli interlocutori privilegiati della Meloni è proprio Nello Musumeci, che con Diventerà Bellissima potrebbe partecipare alla fondazione di questo nuovo soggetto politico.
Giorgia e gli altri
“Siamo pronti per ricostruire il centrodestra, non un’operazione di restyling pre-elettorale ma la fondazione di un grande movimento conservatore e sovranista che metta al primo posto la patria e l’identità”. Così da Atreju, la tradizionale festa di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni ha lanciato l’appello per rifondare la coalizione di centrodestra. Partendo da un nuovo soggetto politico che metta insieme tante esperienze. Non è la prima volta che ci si prova, a dire il vero. Alle ultime Politiche tutta una serie di pezzi di partitini e movimenti per lo più post-democristiani provò a far nascere Noi con l’Italia, rimediando però percentuali da prefisso telefonico. Tra gli interlocutori della Meloni c’è anche chi viene da quell’esperienza, come l’ex forzista pugliese Raffaele Fitto. Potrebbe esserci anche lui nella nuova cosa conservatrice-lepenista della Meloni. In Sicilia il suo omologo nell’operazione Noi con l’Italia era Saverio Romano, che per i primi di novembre ha chiamato a raccolta i suoi in un hotel nel Palermitano per parlare anche dei prossimi impegni elettorali. Una candidatura alle Europee dell’ex ministro è probabile, si era pensato a un suo ritorno in Forza Italia ma questo punto la nuova Cosa di Meloni e compagni potrebbe pure essere un’opzione. Ma è presto per dirlo. Al momento i primi interlocutori dell’aspirante Marine Lepen italica sono quelli di Diventerà Bellissima. “Lancio un appello deciso a due uomini straordinari che sono stati ospiti di Atreju, Nello Musumeci e Giovanni Toti – ha detto Meloni – che stanno rivoluzionando il territorio in Sicilia e in Liguria. Penso alle tante esperienze civiche, ai sindaci, alle tante realtà che non si sentono rappresentati dalla Lega, a loro dico ‘costruiamo insieme un grande movimento dei conservatori e dei sovranisti’”. Musumeci, dal canto suo, ha fin qui sempre auspicato l’unità del centrodestra. “Apprezzo – ha detto il governatore – le parole e il coraggio con cui Giorgia Meloni ha posto l’accento sulla necessità di rilanciare il desiderio di rifondare il centrodestra, che non sia solo una somma di sigle e personaggi, ma un progetto di governo per l’Italia”.L’allargamento ai movimenti potrebbe includere a Palermo l’avvicinamento dei Coraggiosi di Fabrizio Ferrandelli.
Dice la deputata palermitana di Fratelli d’Italia Carolina Varchi: “Nascerà un nuovo soggetto che possa raggruppare i sovranisti e i conservatori, che difenda gli interessi nazionali, la libertà, la tradizione e l’identità. Accogliamo le istanze di tanti amministratori che idealmente appartengono al mondo del centrodestra, che non può più essere quello che è stato. Con Diventerà Bellissima c’è già stato un inizio di percorso comune con le Politiche con ottimi risultati. Auspichiamo che anche loro facciano parte di questo percorso”. I riferimenti europei? Marine Lepen e Orban, risponde Varchi, ma non solo. Da un punto di vista internazionale si guarda a The Movement di Steve Bannon, l’ex spin doctor di Donald Trump, star della seconda giornata di Atreju. “L’idea è quella di un’Europa confederazione in cui stati sovrani decidono di cooperare. L’Europa del futuro sarà dei sovranisti”, dice Varchi.
Orgoglio forzista
Con una Lega che vola nei sondaggi e un nuovo soggetto politico nascituro, quello della Meloni, che sembra pronto a pescare nel mare dell’elettorato di Forza Italia, i berlusconiani non ci stanno a restare inerti e stritolati. Nel weekend a Fiuggi i forzisti si sono riuniti su iniziativa di Antonio Tajani. E i segnali forti e chiari sui futuri assetti nel centrodestra non sono mancati. Il più franco è stato, come non di rado accade, Gianfranco Micciché, molto applaudito: “Per Forza Italia è un momento difficile. Siamo i servi di Salvini, continuiamo a far crescere la Lega e noi perdiamo voti al Nord. In compenso, se si fa l’analisi del voto, in alcune regioni del centro e in tutte quelle del Sud siamo sempre al 20 per cento”. Così il presidente dell’Ars che ormai non perde occasione per rimarcare le distanze dalla Lega , rivendicando la vitalità nel Mezzogiorno del partito del Cavaliere, redivivo e pronto alla discesa in campo alle Europee. Proprio sul tema del Sud Renato Schifani ha sfidato la Lega, auspicando una serie di provvedimenti per rilanciare il meridione. A Fiuggi s’è visto anche il vicepresidente della Regione Gaetano Armao. Anche lui ha tracciato un ideale solco di distanza dai populisti: “Ripartiamo come popolari da quelle idee, proiettandole nel nuovo contesto della sfida europea, per superare le becere proposte populiste. L’offensiva politica che vogliamo condurre parte da qui e sarà vincente, a partire dalle prossime europee”. E con l’avvicinarsi dell’appuntamento elettorale, la divaricazione tra l’anima centrista, popolare e liberale e quella sovranista e populista del centrodestra potrebbe farsi ancora più sentire. Anche in Sicilia.
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24 Settembre 2018, 20:04