“Nessuna accoglienza per i rom”

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28 Maggio 2010, 08:01

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Niente accoglienza alla famiglia rom, assegnataria di un immobile confiscato alla mafia in corso Calatafimi: a deciderlo, ieri, il consiglio della IV circoscrizione di Palermo.
La proposta di accogliere con un ‘benvenuto’ i nuovi inquilini era stata lanciata da Serena Potenza, “consigliera” nella IV circoscrizione in quota Pd, in risposta ai fatti di cronaca delle scorse settimane, quando alla stessa famiglia era stato assegnato un immobile in via Libertà, tra le proteste di un gruppo di cittadini che avevano manifestato dietro uno striscione in cui si leggeva “Palermo ai palermitani”. Quando arrivò la notizia secondo cui alla stessa famiglia sarebbe stata assegnata una casa in corso Calatafimi, Serena
Potenza ha proposto agli altri consiglieri di accogliere gli assegnatari dell’immobile a livello istituzionale, in qualità di circoscrizione. Ma l’ordine del giorno non è stato accolto, perché non rispondente ai criteri di straordinarietà e di urgenza. “È una scelta grave – ha commentato Serena Potenza – non discutere di una proposta di accoglienza perché non considerata urgente, né straordinaria. Dopo due sedute andate a vuoto, oggi la maggioranza di centrodestra ha trovato il modo elegante per non schierarsi, infischiandosene di una battaglia di civiltà di cui un’istituzione, anche decentrata, dovrebbe essere protagonista”.

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A sostenere l’iniziativa della capogruppo del Pd, anche il gruppo scout della IV circoscrizione, che in una lettera fimata da Domenico Spatola, parroco della chiesa dei Cappuccini, ha dichiarato di rifiutare “ogni atto di razzismo e di discriminazione contro la famiglia palermitana assegnataria di un appartamento confiscato alla mafia”, porgendo, invece, il proprio benvenuto alla famiglia rom. Il sostegno alla proposta di Serena Potenza è arrivato, infine, anche da Mario Affronti, direttore diocesano della pastorale delle emigrazioni “Migrantes” e responsabile dell’ambulatorio immigrati del Policlinico di Palermo, che ha definito “discriminante l’atteggiamento tenuto
dall’amministrazione comunale e dai cittadini sulla vicenda della
famiglia rom, legittima assegnataria di un appartamento confiscato
alla mafia”.

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28 Maggio 2010, 08:01

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