Nessuna aula intitolata a Rostagno | Il rettore: “Non gli farebbe piacere”

di

18 Maggio 2014, 17:31

1 min di lettura

TRENTO – Niente aula intitolata a Mauro Rostagno nella storica facoltà di Sociologia dell’Università di Trento. A dirlo, dopo che la proposta era giunta da Marco Boato, amico di Rostagno nel movimento giovanile, col plauso della moglie di Rostagno, Chicca Roveri, è la rettrice dell’Ateneo di Trento Daria De Pretis. Boato lo aveva proposto dopo la sentenza della corte d’assise di Trapani, che in settimana aveva condannato all’ergastolo due boss per l’omicidio del sociologo, che avvenne il 26 settembre del 1988. “La sentenza – afferma De Pretis dalle colonne del quotidiano locale ‘Corriere del Trentino’ – riscatta la figura di Mauro Rostagno e il suo impegno civile ed è sicuramente una buona notizia. Per tutti quelli che lo hanno conosciuto e stimato, ma soprattutto per la memoria collettiva di questo Paese e per la lotta al crimine organizzato. Dubito tuttavia che l’intitolazione ufficiale di un’aula, o altre simili forme di riconoscimento istituzionale da parte dell’ateneo, siano il modo migliore di ricordarne la figura in questa città. La cifra della presenza di Mauro Rostagno a Trento – conclude – è quella della contestazione, intelligente e spesso stimolante, agli onori, ai riti e alle consuetudini accademiche. Intitolargli un’aula, una delle forme più alte e più tipiche degli onori e dei rituali accademici, vorrebbe dire trasformarlo da contestatore a reduce, da movimento in istituzione. Mi viene da pensare che non gli farebbe alcun piacere. Credo sarebbe il primo a contestarla”.

Articoli Correlati

Pubblicato il

18 Maggio 2014, 17:31

Condividi sui social