29 Giugno 2014, 17:25
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PALERMO – DissequestratI gli ultimi 28.800 euro di Rinaldo Sagramola. Il Tribunale del Riesame ha annullato il provvedimento del giudice poichè “è stato accertato che gli scambi economici con Fausto Giacchetto sono stati regolari”. Cioè le somme passate, relative ad una fattura del 2008, dall’ex amministratore delegato del Palermo calcio al manager della pubblicità, finito sotto inchiesta nel giugno dello scorso anno nello scandalo che travolse il Ciapi di Palermo, sarebbero servite infatti a pagare delle inserizioni pubblicitarie sul sito della squadra rosanero, come ha spiegato l’avvocato difensore di Sagramola, Raffaele Bonsignore.
Il sequestro era scattato da parte dalla Procura nell’ambito dell’inchiesta sul Ciapi, legata ad una presunta maxitruffa ai danni della Regione e dalla Comunità Europea con oltre quindi milioni di euro destinati all’ente di formazione. La stessa Procura, attraverso alcune testimonienze, avrebbe poi accertato che la pubblicità richiesta da Sagramola non sarebbe mai stata fatta e il denaro sarebbe invece stato utilizzato da Giacchetto per coprire un giro di biglietti omaggio per lo stadio Renzo Barbera.
La Cassazione, dopo la conferma del provvedimento di sequestro da parte dei primi giudici, aveva rimarcando come le testimonianze raccolte a sostego delle accuse a Sagramola sarebbero state vaghe. Ecco il perchè della scelta del nuovo colleggio di annullare il provvedimento iniziale.
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29 Giugno 2014, 17:25