Intercettazioni: “Utin o Utic?”

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18 Febbraio 2015, 19:57

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CATANIA- Quattro telefonate in quattro minuti per cercare un’unità di terapia intensiva disponibile per salvare la piccola Nicole. Ascoltare gli audio (CLICCA QUI) del 118 mostra il volto drammatico della ricerca affannosa di una soluzione mentre la procedura prevista dalle leggi vigenti non è mai entrata in funzione.

I medici della clinica Gibiino hanno sempre sostenuto di aver stabilizzato la neonata preparandola al lungo viaggio per la sistemazione in un posto di rianimazione a Ragusa. Lì era stata trovata la disponibilità, ma proprio in uno dei momenti più importanti della vita di Nicole, che i medici avrebbero sottovalutato quello che stava accadendo, rinunciando al posto in rianimazione.

Nella prima telefonata che abbiamo scovato, chiaramente l’operatore del 118 chiede un posto Utin, la struttura ospedaliera lo rinvia al medico di guardia. Nella seconda telefonata, all’1:47 l’operatore del 118 contatta il medico di Ragusa, che chiede: “Di che si tratta?”. Il 118 risponde “bambina appena nata con difficoltà respiratorie”. L’operatore spiega che si tratta di una bambina “appena nata…nella clinica Gibiino”. “Io il posto ce l’ho”, conclude il medico di Ragusa.

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A questo punto c’è un clamoroso malinteso tra medici, operatori del 118 e dipendenti dell’ospedale di Ragusa. Il medico della Gibiino comunica all’operatore del 118 che sarebbe stato “risolto tutto”.

Il 118 a questo punto avrebbe tentato di chiamare l’ospedale di Ragusa che aveva dato la disponibilità dei posti letto per comunicare che l’emergenza sarebbe rientrata. L’operatore del 118 però avrebbe sbagliato numero e a quel punto, per Nicole, era già troppo tardi.

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18 Febbraio 2015, 19:57

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