“Non basta limitare gli orari| Servono più controlli”

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10 Maggio 2013, 08:35

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PALERMO – Limitatori per la musica, prove fonometriche, navette: sono queste alcune delle richieste che la Fipe ha presentato al comune di Palermo per la prossima estate. Nell’incontro svoltosi due giorni fa con l’assessore alle Attività Marco Di Marco, a cui hanno partecipato anche il comandante dei vigili Vincenzo Messina, il presidente della Quinta commissione Fausto Torta e Tiziana Zappulla in rappresentanza dei pub, l’amministrazione di piazza Pretoria ha così mosso i primi passi verso la sottoscrizione di un protocollo d’intesa.

“Sin da ottobre abbiamo sollevato il problema delle aree demaniali – dice Marcello Barbaro della Fipe – le lamentele dei residenti del centro storico o delle zone turistiche, per il volume troppo alto della musica la sera, sono motivate dal fatto che ci sono molti locali sprovvisti dei necessari permessi. Chi ha la licenza ha anche il limitatore, previsto per legge”. Secondo i gestori dei locali, infatti, la soluzione al problema non sta solo nella limitazione dell’orario. “Ben vengano le ordinanze – continua Barbaro – ma se non si risolve il problema i cittadini continueranno ad arrabbiarsi. Adottiamo i limitatori e chiediamo ai nuovi locali, per il rilascio dell’agibilità, la prova fonometrica da eseguirsi però insieme a quelli limitrofi”.

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“Abbiamo predisposto un protocollo d’intesa – commenta Torta, tra i fautori dell’incontro – perché i locali svolgano la raccolta differenziata e si impegnino a pulire le proprie aree: sarà un primo passo a cui ne seguiranno tanti altri”. “L’annuncio dell’imminente ordinanza del Sindaco e la stesura di un nuovo regolamento sul tema della “movida” – dice il consigliere Francesco Bertolino di Idv – rappresentano due atti di fondamentale importanza per iniziare un percorso di legalità e di vivibilità della città. La mancanza di controlli e soprattutto la distanza dell’Amministrazione negli ultimi anni hanno fatto sì che certe aree della città diventassero dei luoghi dove il rispetto delle basilari norme igenico sanitarie, del rispetto degli orari e della quiete pubblica nelle ore notturne fossero totalmente disattesi. Mi auguro che questi atti rappresentino un nuovo modo di affrontare la questione da parte dell’Amministrazione. Non è più accettabile che intere aree ed isolati di questa città diventino discoteche a cielo aperto durante le ore notturne, trasformando queste zone, per i residenti, in veri incubi da cui fuggire”.

 

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10 Maggio 2013, 08:35

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