MESSINA – Un tratto di strada breve ma da percorrere “con intensità”. Per la prima uscita ufficiale come nuovo assessore regionale ai Beni culturali, Aurora Notarianni ha scelto proprio la sua Messina, quel Museo regionale inaugurato a dicembre e a giugno proprio, ironia della sorte, dal suo predecessore, Carlo Vermiglio. Quest’ultimo ha salutato Crocetta che lo ha invitato alle dimissioni dopo il dietrofront di Nino Germanà, che ha abbandonato Area popolare per approdare in Forza Italia. Notarianni, di professione avvocato, sarà in carica per un mese e mezzo, il tempo che divide i siciliani dal ritorno alle urne e che è davvero ristretto.
Il neoassessore però non sembra affatto spaventata dal poco tempo a disposizione: “Ho già in agenda diverse cose da fare – è il commento -, attenzionerò Messina e la sua provincia ma anche tutto il territorio regionale. C’è da valorizzare lo Stretto, ma in modo più specifico il Mediterraneo, questa è una terra di grande qualità artistica e bellezza, deve essere sfruttata al meglio. Di patrimonio culturale si può vivere, servono idee e programmazione. Il tempo è relativo, va sfruttato tutto e bene”. Notarianni spiega da dove intende partire: “Sfrutteremo delle somme provenienti dal Patto per il Sud per ristrutturare un padiglione dell’ex Ospedale Regina Margherita di Messina, per fare i nuovi uffici che ospiteranno la Soprintendenza ai Beni Culturali -aggiunge -, grazie a queste risorse ristruttureremo la biblioteca regionale di Catania, il tempio di Venere vicino Trapani e il Castellaccio di Brucoli”.
Al suo fianco il governatore, Rosario Crocetta, che spiega i motivi che l’hanno spinto a non tenere la delega ai Beni culturali: “Per i prossimi due mesi ci aspetta un lavoro pazzesco, ho impegni politici ed elettorali e quindi andava nominato un nuovo assessore. Inoltre andava dato un segnale ben preciso a tutta la Sicilia ma in modo particolare alla città di Messina. Aura è una messinese che è rispettata e apprezzata dai suoi concittadini, ha fatto battaglie per l’ambiente e la difesa dei beni culturali. Questo è l’inizio di un percorso che non finirà il 5 novembre”. Crocetta poi aggiunge: “Io e lei saremo candidati insieme nella lista del Megafono su Messina, io sarò candidato anche a Palermo e Catania. Questo vuol dire che faremo insieme una battaglia politica per il rinnovamento della città e della sua classe politica”.