Notte di follia e morte, la festa fa una vittima e 7 feriti

Notte di follia e morte, la festa fa una vittima e 7 feriti

A Caltagirone, un bilancio pesantissimo quello legato alla vittoria di #Euro2020.
UNA CITTA' SOTTO SHOCK
di
3 min di lettura

CALTAGIRONE. Un urlo straziante così acuto da aver coperto il suono dei clacson delle auto che, a poche centinaia di metri, festeggiavano la vittoria degli europei di calcio, la madre ha chiesto, incessantemente di poter vedere il figlio morto poco prima adagiato sull’asfalto coperto da un telo termico dei sanitari del 118. Il padre di Giuseppe, sotto schock accanto a lei. Il telo viene alzato, alla madre che realizza che il figlio è davvero morto, cedono le gambe e viene accompagnata a sedersi sull’ambulanza che dal figlio dista qualche metro.

Il luogo dell’incidente

La strada è un groviglio di lamiere contorte, plastica, caschi, indumenti. Gli uomini della Polizia di Stato del commissariato di Caltagirone fanno i primi rilievi mentre il magistrato di turno viene avvertito del tragico incidente.
Ci sono altri 4 feriti due dei quali sottoposti a interventi chirurgici nella notte, le condizioni dei feriti stamani non desterebbero preoccupazioni. Fratture multiple e scomposte e contusioni per gli altri ragazzi e per l’autista dell’auto coinvolti nell’incidente la cui dinamica è ancora sotto attento studio degli organi investigativi. A supporto verranno anche le immagini delle telecamere a circuito chiuso della zona. Di certo c’è il coinvolgimento nel sinistro di due scooter, una moto e un’auto.

Festeggiamenti a pochi metri dalla tragedia

Giuseppe Di Martino è spirato sull’asfalto in una notte di festa. Ancora la voce non si era sparsa per la città e la gente, animata da felicità ma spesso da folle incoscienza, partecipa ad un carosello spontaneo.
Nell’arco delle due ore successive si registreranno altri 6 incidenti in città con altri 3 feriti ricorsi alle cure dei sanitari del pronto soccorso del Gravina Santo Pietro di Caltagirone.

In città anarchia e caos

Una notte di follia, commenta qualcuno sui social. Nel serpentone di auto che invadono le principali arterie della città spunta un trattore con ragazzi arrampicati alla meno peggio ovunque, una brusca frenata, forse fatta con goliardia e molti di loro volano sull’asfalto. Si rialzano tutti e si ricomincia a girare per la città. 
Siamo in Viale Mario Milazzo e a 10 metri da dove il trattore indisturbato percorre le vie cittadine, un’ambulanza soccorre un ragazzo minorenne finito a terra con il motorino.
Non serve percorrere più di 30 metri a piedi per trovare quasi trenta giovani sul cassone di un camion senza alcuna protezione, tutti con il cellulare nelle mani intenti a fare video e scattare foto. Facebook e Instagram straripano di questi filmanti mentre la voce della morte di un ragazzo inizia a girare e sul luogo del sinistro si avventurano oltre ai soliti curiosi un drappello di giovani in lacrime. Gli amici di Giuseppe che hanno appreso della disgrazia.
Alcuni provano a raggiungere l’ospedale per avere notizie sui ragazzi feriti. Lì in ospedale le famiglie dei ragazzi feriti rimangono in attesa di notizie mentre alcuni di loro scoprono solo dopo che nell’incidente c’è stato un morto.
Le fila dei festeggiamenti si rompono in anticipo ma le sirene continuano a girare in città per un’altra ora buona.
Un morto, 7 feriti, auto danneggiate. Doveva essere una serata di festa.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI