Oggi il giro esterno |Salita record dei Cappuccini

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04 Febbraio 2013, 08:50

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Il busto di Sant'Agata questa mattina in Cattedrale durante la Messa dell'Aurora (foto Fernando Adonia)

CATANIA – E’ il momento atteso per un anno intero: quando il busto di Sant’Agata esce dalla cameretta – il sacello in Cattedrale, che la custodisce da febbraio a febbraio – e abbraccia di nuovo i suoi devoti. E’ stata un’alba di fede quella di stamattina a Catania per le migliaia di catanesi che hanno seguito la “Messa dell’Aurora” per essere i primi a salutare la Patrona. Toccante l’omelia dell’Arcivescovo mons. Salvatore Gristina (leggila qui).

Fedeli in Cattedrale stamattina per la Messa dell'Aurora (foto Fernando Adonia)

Dopo la celebrazione religiosa, il busto reliquiario è stato posizionato sul Fercolo e il parroco mons. Barbaro Scionti ha pronunciato un discorso rivolto ai fedeli (leggi il testo integrale del discorso). Poi, intorno alle 8, è cominciato il “giro esterno” della processione.

Il Fercolo agatino questa mattina in via Dusmet (foto Marina Cafà)

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Il percorso tocca questa mattina via Dusmet – con una sosta alla Fontana di Sant’Agata per la benedizione dei rosari – ed attraversa il quartiere della Civita (sapete che nelle famiglie del quartiere, per tradizione, oggi si cucinano i ceci?) atraverso via Calì e raggiunge piazza Cutelli: qui il Fercolo viene girato, attraverso una manovra del cordone, e percorre via Vittorio Emanuele fino a raggiungere Piazza dei Martiri: qui  si svolge uno dei momenti più toccanti della Festa, durante il quale i ragazzi diversamente abili dell’associazione “Come Ginestre” incontrano la Patrona.

Il Fercolo questa mattina in piazza Duomo al primo suono della campanella (foto Fernando Adonia)

Il Fercolo prosegue poi lungo le antiche mure esterne della città (ecco perchè si chiama “giro esterno”) e, dopo viale Libertà e Piazza Iolanda, raggiunge via Umberto e poi la Fiera in piazza Carlo Alberto. Nel pomeriggio il discorso dell’Arcivescovo mons. Salvatore Gristina in piazza Stesicoro (davanti ai “luoghi del martirio”) ed il rinnovo delle promesse battesimali lungo il cordone. Il Fercolo affronta poi l’emozionante “salita dei Cappuccini” e raggiunge così  piazza San Domenico e la chiesa Sant’Agata la Vetere, l’antica Cattedrale di Catania.

Ormai a sera, la processione si snoda lungo via Plebiscito, via Vittorio Emanuele e piazza Palestro dove, nel cuore della notte, sono confermati i tradizionali fuochi d’artificio. Infine, via Garibaldi, piazza Dusmet e di nuovo porta Uzeda per il rientro in Cattedrale.

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04 Febbraio 2013, 08:50

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