Operatore aggredito in via Novara |“Tornerò su strada, non ho paura”

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12 Novembre 2014, 16:21

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CATANIA – Operatore stradale aggredito in via Novara. Giovanni Santoro ha sessant’anni e da tre lavora come operatore del servizio stradale. Un impiego che svolge con meticolosità e che gli è costato un braccio ingessato in seguito a un’aggressione da parte di uomo di circa trentasei anni. Sono le diciannove e trenta di lunedì quando la sua volante riceve una segnalazione. “Siamo stati chiamati dalla centrale, c’erano delle auto in sosta irregolare in via Novara”. Sul posto ci sono numerose auto in doppia fila. “Abbiamo trovato un blocco: le auto non potevano né entrare, né uscire da via Novara”, racconta Giovanni. L’operatore, a quel punto tenta di intervenire, ma viene sorpreso da un brutto fuori programma: un uomo, che non aveva nemmeno notato, inizia a inveire contro di lui senza alcun motivo. “Ha iniziato a insultarmi con frasi irripetibili”.

Giovanni, incredulo e disorientato, chiede all’uomo di fornirgli i dati anagrafici per procedere con l’identificazione. Ma il trentaseienne si rifiuta e se la dà a gambe. “Non potendolo identificare l’ho seguito lungo la via Novara, una strada senza uscita”, prosegue l’operatore. E’ a questo punto che l’uomo entra all’interno di un’automobile. Alla guida c’è una donna. Giovanni si piazza davanti al veicolo e prende il numero di targa. Quando l’uomo esce dall’auto si fionda su Giovanni. “Mi ha afferrato il braccio torcendolo e mi ha buttato a terra”. La strada è molto trafficata e ci sono “numerosi cittadini” che “rimangono a guardare” senza muovere un dito. Soltanto una signora sulla quarantina si avvicina a Giovanni e si dice da subito disponibile a testimoniare. Il disinteresse generale procura non poco disagio all’operatore. “La cosa mi ha molto ferito”, ammette. L’aggressore si trova attualmente agli arresti domiciliari e a gennaio comparirà in tribunale in sede processuale.

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Rimane ancora senza risposta il motivo scatenante del gesto. “Sono rammaricato per quello che è successo”, prosegue il vigile che ancora non si capacita dell’accaduto, tanto da avanzare un’ipotesi: “Forse l’uomo ha provato fastidio per la divisa che indosso. In ogni caso tornerò presto su strada, non ho paura”. Giovanni ha davanti a sé trenta giorni di convalescenza e “un encomio solenne”. Il sindaco Enzo Bianco, infatti, ha reso nota l’intenzione di conferire il riconoscimento a Giovanni che ha incontrato questa mattina al comando dei vigili di Piazza Spedini. Il primo cittadino ha donato un libro alla vittima dell’aggressione (“un atto senza nessuna giustificazione”). Un “piccolo pensiero personale” da leggere nei giorni d’inattività. “Abbiamo voluto dare un segnale: l’amministrazione oggi vuole dire grazie a una persona che ha fatto semplicemente il proprio dovere, portando con orgoglio la divisa di questa città”, commenta Bianco. E aggiunge: “Catania vince se riesce a fare rispettare le regole”.

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12 Novembre 2014, 16:21

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