PALERMO – Bandi per oltre 40 opere pubbliche nel 2016, in pratica più del 93% di quelle previste dal consiglio comunale, e una nuova polemica nei confronti della Regione. Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, in conferenza stampa snocciola le cifre dei cantieri che partiranno da qui a breve per quasi 84 milioni di euro: da via Palinuro, per la pedonalizzazione di Mondello, al porto della Bandita, dalla manutenzione dei ponti a semafori intelligenti a led e con sensori, da 7.500 nuovi punti luce a impianti innovativi in piazza Indipendenza.
Nell’ex chiesa di San Mattia in via Torremuzza, il Professore ha presentato il lavoro dell’amministrazione accompagnato dal vice Emilio Arcuri, dal presidente della commissione Urbanistica Alberto Mangano e dal capoarea Mario Li Castri. “E’ il frutto del lavoro svolto – ha detto Orlando – da una squadra di tecnici, dirigenti e funzionari del Comune creata allo scopo di rilanciare l’attuazione delle opere pubbliche. Gli interventi piu’ importanti riguardano l’adeguamento della rete fognaria di via Messina Marine e l’impianto di Romagnolo ,per una spesa complessiva di oltre 14 milioni e 500 mila euro. In questo modo lungo la costa sud orientale di Palermo sara’ realizzato un efficiente sistema antinquinamento. Tra le opere piu’ importanti la valorizzazione del sito Unesco della Palermo arabo-normanna, il recupero di un baglio per il centro del quartiere Zen, la manutenzione straordinaria del palazzetto dello sport, il consolidamento del complesso monumentale dello Spasimo, il completamento della scuola Cavallari piu’ volte occupata e vandalizzata, il restauro del palazzo di citta’. Nella progettazione delle opere – ha detto Orlando – abbiamo cercato di dare un segno culturale: essere l’amministrazione della pietra e del cemento, mantenendo il consumo zero del suolo”.
Le 46 opere valgono per la precisione 89,4 milioni di cui 16% dell’Ue, il 24% con mutui, il 40% dello Stato, il 17% della Regione e il 3% con fondi propri. Per 41 di queste sono già state avviate le procedure di appalto, il che se si guarda al passato è un segnale incoraggiante: nel 2012 su 157 milioni previsti ne sono stati spesi 2,7, nel 2013 24 milioni su 260, nel 2014 19 su 241, nel 2015 57 su 235. “I numeri sarebbero potuti essere assai più rilevanti, se le opere per la depurazione non fossero state commissariate quando eravamo sul punto di farle partire – ha detto Arcuri – nel 2016 avremmo potuto sbloccare 29 milioni di opere. L’elenco annuale delle opere pubbliche non è più un libro dei sogni e i risultati sono il frutto anche dell’apporto dei nuovi dirigenti tecnici”.
Da gennaio, per esempio, prenderanno il via i lavori per 8 milioni sul palasport e domani la giunta sbloccherà i cantieri alla Cavallari, le luci sul porto fenicio, la sostituzione con lampade a led di 7.500 punti luce, i sensori di valutazione del traffico nei nuovi semafori a led della costa Sud. Sempre entro l’anno verrà avviata la gara per i carotaggi nella parte verde del parco Cassarà.
“Esprimo apprezzamento per il lavoro fatto – ha precisato Mangano – potremmo fare di più avendo a disposizione altri tecnici, quindi invito il sindaco, compatibilmente con i conti, a valutare questa possibilità. Oggi Palermo non è più tra le città responsabili dell’inquinamento dei mari e questo è per noi un merito, mentre il resto della Sicilia o altre regioni fanno decisamente peggio”.
Tra i progetti in elenco scuole e palestre, il baglio Mercadante, lo Spasimo, il restauro della villa Giulia, la messa in sicurezza di san Stanislao, le fognature a Borgo Molara e in via Messina Marine, i canali di maltempo, il mercato ittico, Palazzo delle Aquile. E ancora la rifunzionalizzazione del porto della Bandita, un nuovo impianto di illuminazione delle mura delle cattive, di porta Felice, porta dei Greci, Castello a Mare e villa Giulia, nuovi impianti negli asili nido, messa in sicurezza di santa Caterina, punti luce nel giardino di piazza Indipendenza, il completamento di sei aule della Cavallari, la manutenzione straordinaria delle caditoie, la messa in sicurezza dei costoni rocciosi.
A margine il sindaco ha annunciato di avere presentato un esposto alla Procura della Repubblica e alla Procura della Corte dei conti, chiedendo che sia valutato il comportamento della Regione che, a suo giudizio, avrebbe ritardato la concessione delle autorizzazioni per le opere e gli interventi progettati in due depuratori e in collettore fognario. Orlando è tornato ad attaccare la decisione del governo di nominare commissario l’assessore regionale Vania Contrafatto. Per il sindaco si tratta di una scelta paradossale perché sarebbe stata nominata commissario “proprio il soggetto che ha la responsabilità politica del dipartimento regionale a cui si devono i ritardi”.