Organico ridotto e mezzi vecchi |Lucia: “Bisogna ottimizzare i costi”

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07 Luglio 2014, 19:22

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CATANIA – Personale ridotto del 10 per cento, mezzi vecchi e contributi ridotti da parte della Regione da due anni. Eppure, nonostante questo scenario non certo incoraggiante, non c’è particolare allarme per la stagione estiva appena iniziata, tra i Vigili del Fuoco, il cui comandante, stamani, ha illustrato la situazione del corpo provinciale che, attraverso convenzioni con gli Enti, ma anche molti sacrifici personali, riesce a garantire la sicurezza.

“Per la Sicilia, fino a due anni fa, c’era una convenzione che veniva firmata con il dipartimento di Protezione civile e con quello dei Vigili del fuoco, con la quale venivano erogate risorse dalla Regione, che permettevano di creare 13 squadre aggiuntive che garantivano il servizio per tutta l’estate – spiega il comandante provinciale, Maurizio Lucia . Da due anni la convenzione non viene più rinnovata – aggiunge – e questo equivale a meno risorse”.

Si organizzano diversamente, allora, i Vigili del Fuoco che, per ovviare alla mancanza di risorse regionali, hanno stipulato una convenzione con la Provincia etnea. “Grazie alla convenzione con la Provincia – spiega ancora Lucia – siamo riusciti ad avere una squadra aggiuntiva per contrastare gli incendi nelle aree di prossimità almeno per 70 giorni”.

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Lucia illustra anche il lavoro di coordinamento delle varie sezioni provinciali che, in estate in particolare, operano simultaneamente e si avvalgono della collaborazione dei tre distaccamenti volontari. “Dal 15 giugno a ieri abbiamo fatto 1250 interventi, in maggioranza incendi di boschi e di macchia mediterranea. Quest’anno – prosegue Lucia – il clima ci rende tecnicamente preoccupati, anche per l’abbondante materiale vegetale che è cresciuto in inverno e ora è secco”.  Un indicatore, spiega ancora il comandante, che, abbinato alla crescita delle temperature e del vento, lascia presupporre che la stagione sarà impegnativa da questo punto di vista.

Eppure, i mezzi a disposizione potrebbero creare qualche intoppo. “La flotta che concorre a rendere il servizio – sottolinea – è nazionale a cui si aggiunge una quota parte da parte della Regione. Quest’anno, in Sicilia, la gara è andata deserta ma, grazie a una convenzione con il dipartimento di protezione civile nazionale, l’elicottero di stanza a Catania sarà a disposizione di tutto il territorio”.

Insomma, nonostante l’organico ridotto di circa il 10 per cento – il che comporta che siano due al giorno le squadre in meno a disposizione – e nonostante i mezzi, pochi e non proprio nuovissimo, i pompieri etnei si organizzano e riescono a garantire interventi celeri ed efficaci, non solo sul fronte degli incendi, relativamente ai quali chiedono la collaborazione di cittadini e istituzioni. “Manca la cura delle proprietà private, manca la cura del pubblico – conclude Lucia – che, in un momento di crisi economica così prolungata, non ha fondi da destinare a questo Ma è necessario ottimizzare i costi”.

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07 Luglio 2014, 19:22

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