CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – Betaland Capo d’Orlando chiamata alla conferma, in una trasferta tutt’altro che semplice a dispetto di quanto dica la classifica. Si gioca in una delle cattedrali della pallacanestro italiana, ovvero Masnago, dove la formazione paladina, quarta forza del campionato e reduce da una nuova striscia di grandi vittorie, andrà a far visita alla Openjobmetis Varese, squadra a sua volta bisognosa di punti per alimentare le proprie speranze di salvezza. Una partita da non sbagliare e da vincere per i ragazzi di coach Gennaro Di Carlo, che in caso di successo contro Kangur e compagni, e qualora dovessero verificarsi un paio di scivoloni tutt’altro che fuori programma da parte di Venezia e Avellino, potrebbe completare questa giornata di campionato addirittura al secondo posto, seppur in coabitazione con lagunari e irpini. Ma al di là di una previsione decisamente rosea, il capo allenatore dell’Orlandina fa capire che non ci son soluzioni alternative alla vittoria in quel di Varese. “La prossima sarà una gara molto delicata – dichiara il coach campano in conferenza stampa – , se vogliamo continuare a crescere bisogna andare a Varese a vincere. Rappresenta un imbuto attraverso il quale bisogna passare se si vuole diventare grandi. L’importante non è il record delle cinque vittorie, l’importante è che siamo nei primi 4 posti e che vogliamo restarci. Se non arriverà la vittoria andremo avanti nel nostro percorso. Oggi non abbiamo altra chance che andare a Varese e vincere”.
Di Carlo parla anche del suo avversario in maniera dettagliata. Non c’è molto da fidarsi della posizione di classifica deficitaria di Varese, questo lo abbiamo detto e lo sa anche il coach, il quale elenca le principali minacce dei lombardi: “Credo che Varese sia una formazione altamente competitiva, che nel girone di ritorno ha vinto 5 gare su 8, una meno di noi. Una formazione che qualche settimana fa era nelle parti basse della classifica, ora invece può puntare ai playoff. Ha gerarchie chiare e ha anche tratto beneficio dall’uscita dalla coppa. Una squadra di talento perché Maynor, Johnson ed Eyenga sono giocatori che possono vincere ovunque. Hanno battuto Avellino infatti. Passare a Masnago sarà importante, ma difficile. Arriviamo da 4 vittorie consecutive, ma questo non vuol dire che andremo a Varese in pellegrinaggio, siamo professionisti, il desiderio più grosso è quello di andare a vincere a Varese. Oggi la difficoltà è forse far passare l’idea che dobbiamo vincere a Varese. Dobbiamo fare di tutto affinché questo accada per dimostrare che siamo una squadra solida”.
Al fianco di coach Di Carlo, nella conferenza svolta prima della partenza per Varese, c’era Dominique Archie. Il giocatore americano, dopo un inizio di stagione vissuto a folli velocità prima di un problema muscolare che lo ha leggermente frenato, sta trovando minuti importanti come sesto uomo, e come Di Carlo punta la vittoria in quel di Masnago: “Non possiamo aspettarci che tutte le domeniche vadano nello stesso modo, spesso dipende anche dai nostri avversari, altre volte può dipendere dal altri fattori a noi connessi, noi ovviamente cerchiamo di fare sempre meglio possibile. Per battere Varese dovremo innanzitutto fare bene ciò che sappiamo fare, muovere la palla velocemente e aggredire in difesa. Se sapremo sfruttare le nostre caratteristiche in modo giusto avremo chances di battere Varese. Forse è il sistema a farmi sembrare un giocatore migliore, ma ho giocato anche in altri sistemi e ho sempre cercato di giocare ben. Non so se sono un giocatore diverso da quando sono arrivato a Capo la prima volta, ma cerco di fare sempre al meglio delle mie possibilità. A volte inizio la gara in quintetto, altre no, secondo me è una cosa buona. Cambiare ogni tanto rende tutti i giocatori partecipi del progetto”.
Proprio il ruolo di primo giocatore ad uscire dalla panchina non influenza più di tanto il pensiero e le prestazioni di Archie: “Non importa chi parte in quintetto, tutti possiamo farlo e questo dà grande fiducia a tutti e chiunque inizia o subentra farà sicuramente bene. Sul mercato non so nulla, noi cerchiamo di fare del nostro meglio già adesso, ma chiunque arriverà, se arriverà, ci darà una mano. Non ho ancora né pensato, né parlato con nessuno del futuro, questa stagione è ancora in corso, sarà una cosa che affronterò, ma non adesso. Siamo quarti adesso, quindi per i playoff penso che avremo grosse probabilità, riguardo la posizione che occuperemo alla fine in classifica non voglio ancora sbilanciarmi. Cerchiamo di approcciare aggressivamente ad ogni partita. Non mi interessa e non penso mai prima di giocare se gli avversari sono o meno in un buon momento. Non penso mai che una squadra possa batterci, mi concentro su quello che noi possiamo fare. Sia noi che loro proveremo a continuare la striscia positiva, sarà sicuramente una gara tosta”.
A Dom viene chiesto se ci sono delle differenze tra questa Orlandina Basket e la sua prima Upea, quella che nel 2014 con Pozzecco in panchina raggiunse la finale playoff – poi persa contro Trento – ma fu comunque promossa in serie A. Questa la risposta dell’ex giocatore dell’Ostenda: “Per molte cose Capo è la stessa di allora, ma nei primi anni forse c’era meno pressione, se vincevi bene, se perdevi non era un dramma. Non è un dramma neanche adesso, ma giorno dopo giorno vogliamo migliorarci e provare a vincere sempre. C’è un filo di pressione in più e io preferisco sia così”.
Nel frattempo, dal main sponsor dell’Orlandina arrivano notizie succulente per tutti gli elementi della squadra. Betaland, agenzia di scommesse che da due anni porta il suo nome al fianco del club paladino, ha infatti deciso di proporre un premio extra qualora questa fantastica cavalcata dovesse concludersi addirittura con la conquista dello scudetto. Un riconoscimento per il risultato raggiunto nel campionato in corso che vede i siciliani in quarta posizione nella classifica. La decisione è stata assunta da OIA Service che, ancor prima dell’accesso ai play off, intende scommettere sulla vittoria dello scudetto dei paladini siciliani che stanno macinando un risultato positivo dopo l’altro, conquistando sempre più entusiasmo tra i propri sostenitori. E, proprio credendo in tale progetto, che da due anni vede Betaland main sponsor della Orlandina basket, è stato preparato un assegno extra in caso di vittoria dello scudetto. “I sogni non costano nulla, ma sono la cosa che vale di più – ha dichiarato il Presidente Sindoni – io del resto non ho mai realizzato nulla di importante nella vita, se non dopo averlo sognato. Siamo molto grati a Betaland che ci sostiene, è anche grazie all’apporto del nostro main sponsor che i risultati della squadra siano stati finora positivi oltre le aspettative. Questa iniziativa ci regala ottimismo ed energia, ma rimaniamo consapevoli di dovere ancora soffrire per raggiungere lo straordinario traguardo della qualificazione ai playoff”.