Orlando chiede aiuto all'Ue| "Aprite una infrazione sull'Italia" - Live Sicilia

Orlando chiede aiuto all’Ue| “Aprite una infrazione sull’Italia”

"In corso una fascistizzazione degli organi dello Stato"

Lettera all'Europa
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PALERMO – “I fatti politici ed istituzionali, avvenuti in Italia negli ultimi mesi, dimostrano come il tema dei migranti sia diventato, come prima era stato in altri paesi europei, soltanto la scusa per costruire un attacco politico ed istituzionale allo Stato di Diritto, alle libertà fondamentali di tutti, alle libertà civili e politiche, alla libertà di espressione e di associazione”. Lo scrive il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando in una lettera inviata al presidente del Parlamento europeo David Sassoli, al presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker, alla presidentessa designata della Commissione Europea Ursula von der Leyen, ai Capi di Stato e di Governo degli stati membri dell’Unione, in cui chiede che sia valutata l’apertura di una procedura di infrazione contro l’Italia per violazione dell’articolo 2 del Trattato sull’Unione, quello che riguarda i diritti fondamentali. Orlando critica i “Decreti sicurezza” e le “Direttive del Ministero dell’Interno che “tendono a fare delle forze di Polizia uno strumento, quasi personale e ad uso del Governo o di una sua parte, di repressione del dissenso, della libertà di espressione e della libertà d’informazione”. Il sindaco dedica un paragrafo molto duro, affermando che “le disposizioni a corpi militari dello Stato da parte del Ministro dell’interno costituiscono un pericoloso tentativo di manipolare la azione delle Forze Armate e delle Forze di Polizia che hanno costituito e costituiscono ancora oggi un presidio fondamentale di rispetto della legalità costituzionale e della democrazia della nostra Repubblica”. Nella sua lettera Orlando afferma che “oggi i migranti sono ciò che gli ebrei furono negli anni ’30 del secolo scorso; i primi ad essere attaccati e perseguitati, cui seguirono le altre minoranze e poi le comunità nel loro complesso, con la negazione e la compressione dei diritti di tutti e di tutte”.

E ancora: “Si assiste di fatto ad un processo di ‘fascistizzazione’ da parte di taluni organi dello Stato, che tendono ad accentrare i poteri, negandone la divisione che è elemento fondamentale per un sano equilibrio e per la tenuta democratica. Lì dove l’accentramento non è possibile, come nel caso del Potere Giudiziario, si susseguono attacchi e tentativi di delegittimazione”. Orlando scrive di essere sindaco “di una città che proprio partendo dal rifiuto della violenza e dall’affermazione dei diritti di tutti ha costruito un percorso di rinascita e sviluppo capace di coniugare sicurezza ed accoglienza”. “Oggi però – scrive – la volontà di accogliere e di aprirsi è offuscata, è letteralmente bloccata dalle scelte politiche italiane, che, insieme a quelle di taluni altri paesi, stanno determinando un vero e proprio genocidio. Se nel 2014 e nel 2015 Palermo, come tutta la Sicilia, ha accolto decine di migliaia di migranti, salvati nel Mediterraneo da operazioni coordinate e compiute dagli Stati, oggi Palermo e la Sicilia non accolgono più migranti. Non perché non vorrebbero, non perché i migranti abbiano smesso di cercare un futuro in Europa: semplicemente perché i migranti ora muoiono in Libia o nel Mediterraneo senza nemmeno la possibilità di toccare l’agognata Europa. Se vi è una emergenza legata alla migrazione, è proprio quella legata a questo genocidio”. “In momenti come questo è forte il diritto/dovere di prendere posizione evitando atteggiamenti paludosi o timidi che hanno caratterizzato e rischiano di caratterizzare la perdita della democrazia e la mortificazione di inviolabili diritti umani di tutti e di ciascuno”, conclude Orlando.

(ANSA).


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