Orlando illustra il suo piano: | “Il 31 dicembre il D-day Gesip”

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10 Dicembre 2014, 18:34

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PALERMO – “Il nostro D-day sarà il 31 dicembre, data entro la quale ci siamo impegnati a completare il servizio di sistemazione del personale Gesip”. E’ visibilmente soddisfatto Leoluca Orlando, dopo l’accordo firmato la scorsa notte con i sindacati confederali che porta alla nascita di una nuova società consortile con Rap e Sispi. Una soluzione che, nelle intenzioni dell’amministrazione, dovrebbe consentire di collocare subito 950 dipendenti e lasciare il resto (620) in Cig fino al 31 maggio 2015, facendoli poi transitare in quella che è stata battezzata Reset (Rete servizi territoriali).

In palio ci sono 33 milioni di euro: 30 sono previsti in bilancio, altri 3 si reperiranno mediante un mutuo con la Cassa depositi e prestiti che va attivato però entro il 16 dicembre, ecco perché il consiglio comunale dovrà fare le corse contro il tempo discutendo l’atto costitutivo domenica e lunedì. “La nostra è una soluzione strutturale, contiamo di chiudere la partita entro fine 2016”, sentenzia il sindaco dopo aver ripercorso per grandi tappe la travagliata vicenda Gesip, che passa per due anni e più di Cig in deroga fino ad arrivare al tavolo di crisi con Poletti. Un bacino che, tra licenziamenti (130), pensionamenti ed esodo incentivato (150 unità) si è assottigliato a 1.570 lavoratori .

Ma il piano di Palazzo delle Aquile passa, soprattutto, dai pensionamenti: in virtù dell’accordo con i sindacati, coloro che nelle aziende hanno maturato i requisiti per la pensione non potranno più scegliere di restare fino a 70 anni, ma dovranno fare le valigie (licenziamento, tfr e aspi fino alla pensione). Adesso toccherà ai confederali far digerire la cosa ai sindacati aziendali: il Comune stima in 150 i pensionamenti nel 2015 e in 400 fino al 2017. I posti vacanti verranno rimpiazzati con dipendenti Gesip, oppure modificando i contratti di servizio si affideranno servizi alla consortile togliendoli alle società. “Speriamo sia una storia a lieto fine – spiega il primo cittadino, accompagnato dagli assessori Abbonato e Lapiana e dal presidente del consiglio comunale Totò Orlando – appena ci siamo insediati abbiamo trovato una società con 1803 lavoratori ma dal 2010 non più in bilancio, un evidente falso. Dal 2010 al 2012 era sopravvissuta con ordinanze di protezione civile, stagione Bertolaso. Ora si cambia e ci impegniamo anche per l’integrazione salariale”.

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Come detto 620 dovranno restare in Cig per 5 mesi, pagati per la maggior parte dallo Stato: alcuni faranno volontariamente parte di questo bacino, altrimenti si individueranno dei criteri con i sindacati. “Potremmo usare il criterio dell’anzianità o del carico familiare, ma ne discuteremo con le organizzazioni dei lavoratori”, mette le mani avanti il sindaco, specificando che anche il monte ore sarà oggetto di contrattazione. Il dato certo è che la retribuzione base sarà di 900 euro netti al mese più assegni, il che significa 28 ore, che potranno aumentare con eventuali risparmi iva (5 milioni, ma serve il benestare ufficiale dell’Agenzia delle Entrate), Irap (ma serve prima l’approvazione definitiva della Legga di stabilità) o maggiori servizi mediante il coinvolgimento delle altre partecipate. Tutti i risparmi saranno usati per aumentare le retribuzioni, ma senza questi comunque si partirà: il nodo principale sono i pensionamenti, praticamente indispensabili.

E dire che la soluzione della consortile non è nemmeno una novità: proposta dai sindacati di base già prima dell’avvento di Orlando, era stata presa in considerazione dalla stessa amministrazione comunale ma poi messa da parte. “Il problema è che non c’erano i soldi, oggi ci sono”, spiega il primo cittadino. La Reset si occuperà nello specifico di verde anomalo, rifiuti nei canali, pulizia delle spiagge, cimiteri, canile, portierato, custodia ma, in futuro, forse anche della pulizia dei bus, anche se per il momento questa non è contemplata.

Adesso, mentre il consiglio comunale approverà lo statuto e poi il contratto di servizio, contemporaneamente il Comune dialogherà con i sindacati aziendali per stabilire le condizioni e al tavolo di crisi di Roma per la Cig ma senza la Regione, visto che il fondo di 1,6 miliardi per gli ammortizzatori sociali prevede il dialogo diretto con lo Stato. La consortile avrà un presidente, due consiglieri, tre revisori più due e un revisore contabile, ma “non metteremo in difficoltà le altre aziende – assicura Orlando – la Gesip tornerà nel sistema delle partecipate del Comune”.

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10 Dicembre 2014, 18:34

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