Orlando presenta il ‘Mov 139’| “Alternativa all’inciucio”

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15 Giugno 2013, 15:16

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ROMA – Leoluca Orlando e il suo ‘Movimento 139’ – oggi riuniti insieme a circa 150 amministratori locali di varie aree, tra le quali quella degli ex Idv e dei vari ‘delusi’ di Pd, Sel e anche di Scelta civica – lanciano al Pd la sfida di rifondare un nuovo partito democratico senza tessere e recinti e chiedono ai dem di non tenere il congresso di ottobre che, così come è impostato, servirebbe solo a “perpetuare il sistema delle correnti che ha già affossato Veltroni e Bersani”.

L’obiettivo – ha spiegato Orlando nella riunione nazionale ‘fondativa’ del movimento in corso alla sala Capranichetta – è quello di costruire una alternativa al “governo dell’inciucio Letta-Alfano che sta diventando sempre più un governo-partito”.

Orlando ha spiegato che ‘Mov 139’ – gli articoli della Costituzione, da difendere da attacchi nel nome di “un presidenzialismo da avanspettacolo” o di idee pericolose come “l’elezione a sorteggio dei membri del Csm'”- non prevede tesseramenti, ma “solo l’adesione a linee programmatiche e il contributo finanziario di tutti è benvenuto perchè non abbiamo finanziamento pubblico: è possibile iscriversi anche ad altri partiti”.

Ci saranno le primarie ma solo per nominare “circa una cinquantina di partecipanti all’assemblea costituente del movimento” per il quale, finora, è stato depositato il nome. Il logo è allo studio. Il debutto alle urne ci sarà alle prossime elezioni regionali in Abruzzo e Basilicata, a fine anno o all’inizio del 2014. Il sindaco di Roma Ignazio Marino – che ha sintonia con Orlando – ha mandato un messaggio per scusarsi dell’assenza: questo è il suo “unico week-end libero dei prossimi cinque anni” e voleva trascorrerlo in famiglia.

“Dopo il governo tecnico di Monti che lasciava i partiti in posizione subalterna, adesso – ha detto Orlando – c’è un governo-partito, con la conseguenza che tendono sempre più ad attenuarsi le differenze tra Letta e Alfano e questo non può essere il governo ‘normale’ per il Paese”.

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“Nostro compito – ha proseguito il sindaco di Palermo che guarda ai ‘primi cittadini’ come al miglior carburante di ‘Mov 139’ – è quello di trovare una soluzione perchè non ci si trovi più in uno stato di necessità che fa sembrare una salvezza il governo dell’inciucio”. Perugia, Torino, Caltanissetta, Catania e Palermo: qui sono già nati i primi gruppi di questo “movimento di opinione che rifiuta lo spegnersi del sistema dei partiti e che non vuole morire nel recinto del Pd”.

Tra i cavalli di battaglia, il taglio delle spese militari per gli F35 e la rivoluzione della pubblica amministrazione “che ora serve per lo più a creare difficoltà a cittadini e imprese”. Insieme a Orlando ci sono i ‘garanti’ Felice Belisario – ex motore organizzativo dell’Idv e – Carlo Costantini, anche lui ex Idv.

“Quello di Palermo è il ‘pride’ nazionale che si svolge più a sud in Europa ed è anche quello che occupa l’area più grande con gli otto ettari e mezzo che ospitano la ‘cittadella dell’eguaglianza”.

Lo ha sottolineato il sindaco del capoluogo siciliano Leoluca Orlando nel corso dell’assemblea ‘fondativa’ – in corso alla sala Capranichetta – di ‘Movimento 139’, una sorta di laboratorio programmatico ‘aperto’ “per costruire un nuovo partito democratico senza i recinti delle tessere”. Orlando ha ricordato che il pride di Palermo ha ricevuto il patrocinio del vicepresidente del Parlamento europeo Martin Schulz e quello dell’ambasciatore americano David Thorne, e che ieri la presidente della Camera Laura Boldrini e la ministro dello sport Josefa Idem hanno ‘inaugurato’ l’apertura della manifestazione che si concluderà il 23 giugno preceduta, il giorno precedente, dalla tradizionale parata dell’orgoglio gay.

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15 Giugno 2013, 15:16

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