Crocetta incontra “i suoi” all’Ars | Confronto sugli emendamenti

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22 Aprile 2013, 15:03

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PALERMO – La “no-stop” è iniziata. O quasi. Perché stamattina la prevista riunione della Commissione bilancio è stata poco più che “introduttiva”. Sono state presentate, infatti, le relazioni dei presidenti delle singole commissioni legislative. E si è preso contezza della mole incredibile di emendamenti, circa 1600, come si è saputo già ieri. Un insieme di modifiche a bilancio e finanziaria che ha trovato posto in alcuni volumi di grandi dimensione. “Tomo uno”, “Tomo due”, “Tomo tre” circolavano stamattina tra i corridoi di Palazzo dei Normanni. Volumi così “pesanti” da non consentire nemmeno ai cronisti la verifica, emendamento per emendamento. Solo per fotocopiarli, infatti, sarebbe servita qualche ora.

Ma di questi emendamenti, oggi, ne scompariranno parecchi.  “Non potremo procedere – ha detto il presidente della seconda Commissione Nino Dina – all’analisi dei singoli emendamenti, si farà un ragionamento di fondo per capire quali sono ammissibili e quali no. La commissione sta ora esaminando le voci di entrata – ha aggiunto Dina – dopo passeremo alla tabella B delle spese del bilancio”. La Commissione si è ridata appuntamento per le 16. Una riunione che verrà preceduta da un’altra: una giunta di governo “allargata” agli esponenti della maggioranza. L’esecutivo, infatti, cercherà di comprendere quali emendamenti, tra quelli presentati dalla maggioranza, possono essere mantenuti, e quali invece possono essere ritirati. Il presidente Crocetta, che da Palazzo d’Orleans si è spostato a Palazzo dei Normanni, infatti, ha già detto chiaramente che “il governo è pronto ad accogliere gli emendamenti migliorativi. Ma nessuno scambi il bilancio con un ‘libro dei sogni’. Le modifiche che non hanno una copertura finanziaria saranno ritenute inammissibili”.

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Il confronto, però, servirà quasi certamente per sanare alcune incomprensioni tutte interne alla maggioranza stessa. Sul tavolo, ad esempio, i temi della Formazione professionale (il Pd ha presentato emendamenti che intendono recuperare l’Avviso 20, in netta controtendenza con le indicazioni del governo) o quello dei ticket sanitari (sempre il Pd li ha bocciati in Commissione Sanità, ma il governo sembra intenzionato a riproporli). L’obiettivo, insomma, è quello di evitare un “muro contro muro” che potrebbe mettere in discussione la solidità stessa della maggioranza. Prima della lunga seduta “no-stop”.

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22 Aprile 2013, 15:03

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