PALERMO – “Cinque anni l’Udc si fermò al 3% solo perché non c’erano candidati abbastanza forti: questa volta sarà diverso, grazie al voto d’opinione e ai nomi che metteremo in campo siamo sicuri di arrivare al 7%”. Parola di Andrea Aiello, il coordinatore palermitano dello scudocrociato che insieme a Elio Ficarra, vicesegretario regionale del partito, sta mettendo a punto la lista per le prossime Comunali. “Il candidato sindaco migliore? Rimane Lagalla”.
Partiamo dalla lista per il consiglio comunale: che risultato vi aspettate?
“Io partirei veramente dalle scorse elezioni, quelle del 2017, quando l’Udc prese il 3%: un risultato che non ci ha consentito di entrare a Sala delle Lapidi, ma che è comunque molto indicativo. Il più votato dei 40 candidati prese appena 239 voti e tutti insieme non sono arrivati neanche a 2.700; la lista, invece, è arrivata a 7.240 preferenze, praticamente quasi 4.600 in più di chi la componenva. A dimostrazione che il nostro simbolo a Palermo gode di un ampio consenso e di un radicato voto d’opinione. Questo ci ha consentito di voltare pagina per il 2022”.
In che modo?
“Selezionando meglio i nostri candidati e mettendo così a punto una lista che sia realmente competitiva. Né io, né Ficarra saremo in lista proprio perché stiamo facendo questo lavoro dietro le quinte che già dà grandi risultati: siamo convinti di poter arrivere al 7%”.
Con quali candidati?
“Penso all’ex consigliere provinciale Ippolito Russo, a Ninni Abbate che è stato due volte consigliere di circoscrizione e nel 2017 prese quasi mille voti in un’altra lista per il consiglio comunale, all’imprenditore Filippo Sparacino che ha cinque supermercati in città, agli ex consiglieri di circoscrizione Piero Buscemi e Maria Grazia La Valle. E ancora la penalista Donatella Lo Coco, il segretario regionale del primo sindacato dei Vigili del fuoco Carmelo Borgognone, l’imprenditore Michele Flauto che la scorsa volta ha preso mille voti, l’ex consigliere provinciale e sindacalista Salvatore Bompasso, Monica Balzano dell’associazione ciechi”.
E per le Circoscrizioni?
“Chiederemo alla coalizione due presidenze, vedremo quali”.
La coalizione in realtà pare in difficoltà, almeno a Roma…
“Rimango convinto che il centrodestra nella sua formazione classica, aprendo anche a liste civiche vicine a noi, possa essere vincente e se il candidato sindaco sarà Roberto Lagalla, come ci auguriamo, la vittoria arriverà già al primo turno”.
Le trattative sembrano congelate…
“Era fisiologico, ma già dai prossimi giorni torneremo a chiedere un vertice di coalizione per parlare dei territori e in particolare di Palermo. Tutti riconoscono a Lagalla di essere la persona giusta al momento giusto, non c’è candidato migliore”.
Lagalla farà una sua lista?
“Se sarà candidato sindaco, farà la lista del sindaco che sarà a disposizione dell’intera coalizione. La nostra lista rimane quella dell’Udc e ne parleremo anche con il nostro leader nazionale, Lorenzo Cesa, che nei prossimi giorni sarà a Palermo per inaugurare la nuova sede regionale di via Messina”.