PALERMO – I pezzi pregiati della collezione sono una Bentley Eight, una Maserati Indy, una Rolls-Royce Silver Spirit e una Ferrari 599.
Il parco macchine finito sotto sequestro comprende trenta modelli che Michele Ragusa ha collezionato negli anni. Alcune vetture i finanzieri le hanno trovato in officina dove erano in corso i lavori di restauro.
La sua passione per le corse e la velocità erano diventate una professione. La sua Mbr Sport srl ha gestito un autodromo a Torretta in provincia di Palermo, fino al fallimento del 2018. Era intitolato a Vincenzo Florio al cui nome è legata la storica gara automobilistica.
Secondo la Procura di Palermo, il crac sarebbe stato pilotato. Ragusa è indagato assieme alla moglie Bruna Trapani. Il giudice per le indagini preliminari ha imposto alla coppia il divieto per un anno di esercitare attività professionali o imprenditoriali.
Le ipotesi di reato contestate sono bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio. Sotto inchiesta anche i figli ai quali sarebbero stati destinati una parte dei soldi trasferiti in un conto corrente a Malta.
Gli investigatori della sezione di polizia giudiziaria della guardia di finanza hanno trovato 200 mila euro sul conto acceso alla Satabank, istituto al centro di scandali finanziari. La banca di St Julian’s è sotto il controllo degli amministratori per violazioni delle leggi sul riciclaggio di denaro. Nel 2020 la licenza bancaria è stata ritirata.
La bancarotta siciliana sarebbe stata organizzata con il passaggio per circa diecimila euro dei beni, parco macchine incluso, dalla Mrb ad una nuova società fittiziamente intestata ad una zia di Ragusa.
In questa maniera, nonostante il fallimento del 2018, i creditori non si sono potuto rivalere sul patrimonio societario.
