PALERMO – Alle 17:56 del 2 novembre 2022 l’imprenditore della sanità Giovanni Sorrentino si reca a casa di Giuseppe Salamone, funzionario amministrativo dell’ospedale Civico di Palermo. I suoi spostamenti sono monitorati dai poliziotti della sezione Anticorruzione della squadra mobile grazie a un Gps piazzato in macchina.
Sanità, ipotesi corruzione
Destinazione finale è l’abitazione di Salamone. I poliziotti si appostano e assistono all’incontro che dura pochi minuti. Fanno una ricognizione ed emerge che il 14 dicembre successivo Salamone viene designato presidente della seduta della gara con cui l’ospedale Civico deve aggiudicare “la procedura aperta per la fornitura biennale di materiale specialistico per elettrofisiologia” per il Civico, ma anche Villa Sofia e “Paolo Giaccone”.
La gara è stata bandita dal commissario straordinario un anno prima, nel 2021. È uno dei momenti chiave dell’inchiesta sfociata nelle misure cautelari emesse dal giudice per le indagini preliminari Paolo Magro.
Il giorno prima un collaboratore della Sogi medical, l’impresa dei fratelli Giovanni e Carmen Sorrrentino, pure loro indagati per corruzione e turbata libertà degli incanti, chiama la donna. È in compagnia di Salamone che ha bisogno urgentemente di parlarle.
Carmen Sorrentino arriva nella sede degli uffici del provveditorato all’ospedale Civico di Palermo. Poco dopo chiama un collaboratore via WhatsApp, gli chiede come si può “cambiare la data del computer” perché deve firmare digitalmente con urgenza “un file” per cui serviva una data anteriore a quella dell’operazione.
Lo stesso giorno, annotano i poliziotti, venti minuti prima delle 19, la macchina di Giovanni Sorrentino si ferma ancora una volta sotto casa di Giuseppe Salamone. Scende e lascia il cellulare in macchina.
“Ci siamo aggiudicati tutto”
All’indomani, 14 dicembre 2022, i fratelli Sorrentino esultano al telefono: “Ci siamo aggiudicati tutto per centesimi… 150.999 e noi 150.000, per 2 euro, 6 euro… Giuseppe è stato un grande un grande”. La Sogi Medical ha vinto la commessa battendo la Johnson&Johnson. All’apertura delle buste c’era una rappresentante dell’altra società. “Deve morire, deve morire” di rabbia dicono gli imprenditori.
Una settimana dopo, il 16 gennaio 2023, arriva un messaggio sul cellulare di Giovanni Sorrentino in automatico dalla sua banca. È l’avviso di un prelievo di 300 euro. Pochi minuti dopo Giovanni Sorrentino e Giuseppe Salamone concordano di incontrarsi sotto casa del funzionario pubblico.
“Può essere mai che non vengo. Stai scherzando? Sono 100“, dice Sorrentino a Salamone. Circostanza che si ripete il 14 febbraio ma per 250 euro.
Stesso cliché si ripeterebbe per un’altra gara. In questo caso Salamone suggerirebbe a Sorrentino come comportarsi: “… non lo puoi… non lo puoi fare spezzettare sullo stesso lotto”. Alla fine i pm quantificato in una cifra non inferiore a “4.300 euro” il denaro che il funzionario avrebbe ricevuto per compiere atti contrari ai doveri di ufficio.
La difesa
Nel corso dell’interrogatore di garanzia che il Gip ha disposto prima di emettere la misura cautelare della sospensione per un anno (molto meno afflittiva dell’arresto chiesto dai pubblici ministeri) Salamone ha ammesso di aver ricevuto del denaro, “mera regalia inopportuna” che ha aveva accettato nonostante le iniziali remore.
Si è difeso sostenendo che “in ogni caso non aveva alterato l’esito di alcuna gara a favore della Sogi”, che era “una prassi incontrare gli imprenditori presso la sua abitazione” e che “le informazioni che aveva fornito a Sorrentino Giovanni e Carmen non erano da considerarsi privilegiate in quanto avevano un contenuto innocuo trattandosi dei medesimi chiarimenti che avrebbe fornito anche agli altri operatori presso il proprio ufficio”.
I due imprenditori e il funzionario amministrativo il gip ha disposto l’obbligo di presentazione alla pg; a Talarico, come al collega Migliore, e al funzionario amministrativo è stata imposta anche la sospensione dai pubblici uffici.
Per gli imprenditori il gip ha disposto il divieto di ricoprire ruoli direttivi nelle imprese e di contrattare con la pubblica amministrazione per un anno. Per il funzionario amministrativo la sospensione dai pubblici uffici. Per tutti l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.