Palermo invasa dai rifiuti, stop ai doppi turni: la crisi della Rap si aggrava

Palermo invasa dai rifiuti, stop ai doppi turni: la crisi Rap si aggrava

La nota delle sigle e l'incontro in azienda
L'EMERGENZA
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PALERMO – La crisi dei rifiuti e della Rap, la società che si occupa della raccolta, a Palermo invasa dalla ‘munnizza’, si aggrava.

I sindacati Fit Cisl e Fiadel-Cisal, proprio dopo l’incontro con la Rap, hanno confermato l’indisponibilità a proseguire con il doppio turno di raccolta dei rifiuti a Palermo. Nel corso della riunione la società avrebbe comunicato l’impossibilità di assumere tutti i primi 106 operatori ecologici, parrebbe infatti che circa 60 candidati rischino l’esclusione a causa di dichiarazioni sul possesso dei requisiti al momento poste a verifica di legittimità degli enti competenti.

I sindacati in campo

“Assolutamente inutile – dicono i sindacati – proseguire con i doppi turni, se l’amministrazione comunale immagina che alle attuali condizioni di personale e mezzi si possa modificare, entro il 31 dicembre 2024, l’efficacia della vigente organizzazione del servizio, riteniamo controproducente prorogare gli accordi. Si continuerebbero ad aggravare i conti della società senza risolvere le criticità del servizio”.

“L’unica operazione in grado di consentire una efficace rivisitazione dei servizi di raccolta e spazzamento – dicono i sindacati – risiede nell’assunzione di autisti e operai secondo le previsioni del piano industriale del presidente Todaro, e cioè entro il 2024 circa 370 operatori e un centinaio di autisti. E questo al netto di un parco mezzi della raccolta indifferenziata raccapricciante e di un parco mezzi della raccolta differenziata invece nuovissimo con circa 130 mezzi fermi in autoparco proprio per mancanza di personale”.

La riunione con il sindaco

“Ribadiamo – concludono i sindacati – la necessità urgente di consentire le assunzioni e di ricapitalizzare l’azienda alla quale nel biennio 2022-23 sono state sottratte risorse dai Pef Tari pari a 11,5 milioni, guarda caso la perdita registrata dalla società che ammonta a circa 10 milioni”.

Le sigle su un punto sono morbide: “Riconosciamo l’impegno quotidiano dell’amministrazione Lagalla ma se lo spartiacque individuato è il 31 dicembre 2024, senza mezzi e senza personale è già chiaro che lo scenario non potrà essere modificato. Restiamo disponibili al confronto se assunzioni e ricapitalizzazione vengono realmente vissute quale emergenza e quindi domani essendo stati convocati dal sindaco saremo in riunione con il primo cittadino”.

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