PALERMO – Una partenza tutto sommato abbordabile, prima di un’accelerata che potrebbe dire molto sulle reali potenzialità della rosa messa a disposizione di Iachini. Il calendario della nuova Serie A offre al Palermo l’opportunità di una partenza sprint, con due gare in casa nelle prime tre giornate e una trasferta ostica ma non impossibile. Il vernissage mantiene i rosanero al “Barbera” contro una ligure, come peraltro accaduto nella passata stagione: lo scorso anno era toccato alla Sampdoria testare riflessi e qualità di un gruppo che si presentava ai nastri di partenza da neopromossa, quest’anno sarà il Genoa degli ex Gasperini, Munoz e Ujkani a mettere alla prova un Palermo in cerca conferme importanti.
La prima trasferta porterà Sorrentino e compagni alla scoperta del nuovo “Friuli” di Udine, i cui lavori volgono al termine (la struttura dovrebbe essere definita entro dicembre). Dopodiché sarà sfida alla neopromossa Carpi, che tra i cadetti ottenne sei punti contro la corazzata che avrebbe polverizzato record su record, in primis quello di punti conquistati. Dalla quarta giornata inizia il tour de force: Milan, Sassuolo, Torino, Roma, Bologna, Inter e Napoli. Escludendo le due emiliane (i felsinei erano in B), tutte formazioni che nella passata stagione hanno preceduto i rosa in classifica. Alternanza perfetta tra sfide in casa e match in trasferta: lontano da Palermo le gare contro rossoneri, granata, rossoblu e azzurri, possibilità di sfruttare il fattore campo con neroverdi, giallorossi e nerazzurri. Sette gare verità per le ambizioni di matrice continentale.
Doppio turno casalingo abbordabile subito dopo: a battagliare con i rosanero al “Barbera” saranno Empoli e Chievo. Alla tredicesima sarà confronto con la Lazio di Stefano Pioli, mentre il quattordicesimo turno trasformerà la vecchia Favorita nel teatro della sfida ai vice campioni d’Europa della Juventus: una partita molto sentita, considerando la forte presenza di sostenitori bianconeri nell’Isola. Atalanta in trasferta e Frosinone in casa costituiranno antipasto per un tris conclusivo denso di significati: Sampdoria-Palermo porrà Barreto al cospetto della squadra di cui fu capitano, Palermo-Fiorentina riproporrà un’antica rivalità con il sodalizio gigliato. Verona-Palermo all’ultima, con l’eventualità di un Luca Toni che, al ritorno, chiude la carriera in quello stadio che per due stagioni lo incoronò re.
