Palermo

Palermo, sale il costo delle pratiche, incassi 17 volte maggiori

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19 Aprile 2023, 05:30

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PALERMO – Da 70mila a 1,45 milioni di euro è questo l’incasso che la giunta Lagalla prevede di avere grazie alla delibera recentemente varata sui diritti di istruttoria e ai diritti di segreteria sui procedimenti amministrativi di competenza dello Sportello Unico per le Attività Produttive. Il costo delle pratiche sale e il Comune prevede un incasso che risulta essere monstre se si considera che l’aumento percentuale previsto nel 2023 è dell’oltre duemila per cento rispetto al 2021.

Costo delle pratiche più caro, quindi, ma necessario se si guarda al parere contabile prodotto dal Ragioniere generale la delibera “determina un incremento strutturale delle entrate pari ad € 1.455.870,00, e che tale deve mantenersi per almeno un decennio poiché trattasi di misura destinata ad essere inserita nell’ambito della rimodulazione del Piano di riequilibrio”.

È la stessa delibera a raccontare come cambiano i costi per le aziende che apriranno attività sul territorio palermitano. I diritti di segreteria passano da 12 a 30 euro. Mentre i diritti istruttori passano da zero a un valore medio 87 euro a pratica.

L’aumento degli incassi è monstre ma stando alla relazione risulta moderato. I dirigenti raccontano di avere effettuato un analisi del costo dei diritti in comuni simili a quelli di Palermo come Catania, Messina, Agrigento e Reggio Calabria e affermano che “in numerosi Comuni d’Italia, sono stati fissati all’incirca in € 1.000,00 per pratica”.

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L’importo degli incassi è stato valutato dal Comune a partire dal numero di pratiche realizzate nel 2021 che sono state pari a 11604. Per ciascuna tipologia di pratica si prevede quindi un incasso dando per assunto che il numero di pratiche sulle varie tipologie rimanga costante nel tempo.

Il costo delle pratiche

Se così dovesse essere dalle Scie, le segnalazioni di inizio attività, da sole, dovrebbero arrivare 276mila euro, essendo 180 euro il costo totale e 1500 circa le pratiche presentate. Seguono le pratiche (oltre 500) per l’occupazione del suolo pubblico, che dovrebbero rendere 90mila euro circa. Stesse cifre per le pratiche per l’autorizzazione permanente alla pubblicità. Seguono ancora le scie sanitarie e le scie per somministrazione. Ciascuna tipologia di procedimento si presume possa portare a incassare singolarmente oltre 75 mila euro all’anno.

Generalmente i costi delle pratiche non supereranno i 180 euro Solo in pochi casi arriverà a costare 330 euro come per ottenere l’Autorizzazione unica ambientale, per la modifica della stazione base radio senza opere edili o per l’utilizzazione annuale di un area a parcheggio provvisorio. Costeranno 530 euro le pratiche per l’istallazione di base radio senza opere edili e le autorizzazioni permanenti e stagionali per particolari tipi di attività.

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19 Aprile 2023, 05:30

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