Palermo sempre più banda dei pali | Rosanero da Europa senza i legni

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21 Aprile 2015, 14:39

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PALERMO – Diciannove gol ad aprile, numeri che nemmeno Carlos Tevez riesce a raggiungere, ma che sarebbero potuti essere alla portata di Paulo Dybala. Il condizionale, però, è d’obbligo, perché in realtà l’attaccante del Palermo è fermo a quota sedici reti in classifica cannonieri. Tutta colpa di quei maledetti legni, sempre nei pensieri di Giuseppe Iachini e di tutti i tifosi palermitani, che vedono nel bomber argentino uno degli attaccanti più perseguitati dell’intero campionato di Serie A. Sei urla strozzate in gol da pali e traverse, l’ultima colpita proprio contro il Genoa, e un digiuno su azione che si protrae dalla sconfitta in trasferta contro la Lazio. Nel mezzo, un gol su rigore, il montante centrato contro i rossoblù e un clamoroso palo a porta vuota in quel di Udine. Sfortuna ed eccessiva precisione che nelle ultime due partite non sono costate care al Palermo, ma che allontanano sempre più la Joya dal salotto buono dei bomber nostrani.

Eppure non è certo Dybala il miglior colpitore di legni della stagione. Le ultime due partite sono servite a riavvicinare il numero nove rosanero dal vero “palocannoniere” del Palermo, ovvero Franco Vazquez. Per lui la somma tra pali, traverse e reti realizzate non varrebbe ancora il podio tra i migliori bomber della Serie A, ma raddoppierebbe l’attuale bottino di sette centri in campionato. Sette come le volte in cui le conclusioni del trequartista italo-argentino sono state respinte dai pali, l’ultimo dei quali colpito nel pareggio casalingo a reti bianche contro l’Empoli. Da lì in poi, la sfortuna non ha certo smesso di accanirsi con il numero 20 del Palermo: il gol continua a mancare, le occasioni sciupate in maniera clamorosa invece no. Su tutte, quella in contropiede col Milan, sul risultato di parità.

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Ma i pali del Palermo, così come le reti, non arrivano solo dalla coppia d’attacco. Dietro di loro, così come nelle gerarchie offensive, c’è Andrea Belotti, che nella serata di grazia in quel di Napoli alla quarta giornata di campionato ha avuto il modo di “timbrare” anche un palo, dopo la sua prima doppietta in massima serie. Ultimo arrivato, ma sicuramente ben integrato negli schemi del Palermo, è Andrea Rispoli, che per dimostrare di aver assimilato i meccanismi offensivi rosanero ha pensato bene di stampare sul legno alla destra di Karnezis una botta dalla distanza contro l’Udinese. Il legno più beffardo di tutti resta però quello centrato da Michel Morganella a Genova contro la Sampdoria. Un gol a tutti gli effetti, dato che il pallone rimbalzò oltre la linea di porta, ma l’addizionale di porta non ritenne necessario convalidarlo, facendo entrare così anche l’esterno svizzero nella classifica dei “falegnami” rosanero.

Il rammarico enorme, soprattutto nelle settimane in cui si è posta la quota 50 punti come nuovo obiettivo, sta nel guardare la classifica in modalità sliding doors. Cosa sarebbe successo se il Palermo avesse mandato a rete quei palloni destinati a sbattere su pali e traverse? L’undicesimo posto e i quarantuno punti sarebbero già sorpassati da un bel pezzo, stando ad una statistica rilevata da Opta. Il Palermo sarebbe addirittura alle soglie della zona Champions a quota cinquantuno punti, che attualmente varrebbero la quinta posizione in graduatoria. Considerando invece tutti i pali colpiti dalle venti squadre della Serie A, il balzo in classifica sarebbe maggiore, dato che il Palermo si troverebbe ad essere quarto, dietro soltanto a Juventus, Lazio e Roma. Un dato su cui Iachini ha già avuto modo di rimuginare, ma che servirà da monito per la prossima stagione. La differenza tra calciare e tirare, gli attaccanti del Palermo, l’hanno imparata fin troppo bene.

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21 Aprile 2015, 14:39

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