Cronaca

Tangenti, il Covid e il giallo: nella busta c’erano solo pomodori?

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05 Dicembre 2022, 07:13

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PALERMO – Appalti Covid e non solo. L’inchiesta sulla presunta corruzione negli uffici della Protezione civile della Regione siciliana è tutt’altro che chiusa. Come ha ricostruito Livesicilia si indaga su una truffa milionaria sulle mascherine comprate per affrontare la pandemia.

C’erano microspie e telecamere negli uffici della Protezione civile e avrebbero scovato il funzionario Luigi De Luca mentre intascava soldi da un imprenditore che chiedeva di velocizzare il pagamento di una fattura. GUARDA LE FOTO DENTRO IL SUO UFFICIO

Dall’informativa consegnata ai pm di Palermo sul caso De Luca emerge che la Procura “indaga in ordine ad episodi di frode in pubbliche forniture e corruzione, che si sarebbero consumati nell’ambito di approvvigionamenti di mascherine ed altri DPI (dispostivi di protezione individuale), effettuati in favore del Dipartimento Protezione Civile della Regione Sicilia, volti a far fronte alla emergenza sanitaria da epidemia Covid-19″.

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Covid e non solo. De Luca incontrava tanti altri imprenditori dentro e fuori l’ufficio. Su alcuni si continua a indagare. Nel luglio dell’anno scorso due persone partirono dal Ragusano per consegnare di sabato al funzionario, nei pressi della sua abitazione, “due cassette di pomodori nonché un sacchetto di carta di colore bianco contenente altri beni non meglio identificati”. Uno è stato identificato ed è un imprenditore edile. Del suo compagno di viaggio non si consce l’identità.

Cosa c’era dentro il sacchetto? La Procura è al lavoro per svelare il mistero. Si parte dal sospetto che non si fa un viaggio di 250 chilometri per consegnare soltanto dei pomodori.

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05 Dicembre 2022, 07:13

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