22 Novembre 2021, 14:23
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PALERMO – Continua l’emergenza sepolture a Palermo, ma questo non dipende solamente dai pochi posti disponibili al cimitero con le bare accatastate nei capannoni (cosa che ormai ha fatto il giro del mondo). È, anche, dovuto alla carenza di personale negli uffici cimiteriali, che costringe chi negli uffici a lavorare in straordinario, ma che non viene liquidato in tempo normale. Questo costringe i dipendenti a non svolgere il proprio lavoro nel weekend e, di conseguenza, i familiari a tenere le bare in casa per diversi giorni.
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“Il personale non c’è – ha dichiarato con molta tristezza Mariella Cinà istruttore amministrativo in servizio agli uffici cimiteriali – Quelli che siamo siamo oberati di lavoro e la situazione è sempre drammatica. Non so perché nessuno vuole venire a lavorare negli impianti cimiteriali. Da un anno circa alcuni colleghi sono stati sospesi per via dell’indagine che è in corso (CLICCA QUI) e siamo rimasti in due ad occuparci di trasporti tumulazioni, relazioni e tutto quello che riguarda i cimiteri. Spesso sono anche sola e se mi assento non è possibile tumulare. Una collega è arrivata, è rimasta cinque mesi ed è andata in pensione. Il sabato l’ufficio deve rimanere aperto perché è un servizio essenziale, ma gli straordinari vengono pagati in netto ritardo. Basta pensare che novembre dello scorso anno è stato pagato ad aprile, il mese di gennaio a giugno, dopodiché non abbiamo ricevuto più nulla e, quindi, ho deciso di non lavorare più il sabato. Adesso – ha concluso Mariella Cinà – è partito il progetto ‘performance’ grazie all’adesione di alcuni colleghi, con un capitolo di spesa che copre il turno del sabato“.
L’assessore Sala è consapevole delle difficoltà legate al pagamento degli stipendi: “Abbiamo avviato un percorso di ‘performance’ per le nuove attività, che prevedono una compensazione di natura economica. Per quanto riguarda quello maturato nel pregresso abbiamo indirizzato il direttore generale e il capo area per risolvere la questione. Ci sono stati dei ritardi, ma era dovuto ad un problema tecnico interno, per altri la situazione è diversa, quindi rimandiamo alla parte amministrativa la risoluzione del problema”.
Lo scorso settembre da parte dell’Amministrazione comunale è stato stilato un cronoprogramma che prevede entro il 31 dicembre di dare una degna sepoltura alle salme accatastate al cimitero dei Rotoli, con un primo step fissato al 31 ottobre. “Le scadenza che noi stessi ci siamo dati – ha spiegato l’assessore -, facendo riferimento agli aspetti di tipo organizzativo, sono quasi tutti positivi. Per quanto riguarda la data del 31 ottobre, giorno entro il quale avevamo indicato l’azzeramento delle bare in deposito, questo non è stato raggiunto perché era legato all’adesione delle famiglie al trasferimento delle salme al Cimitero Sant’Orsola, con l’acquisizione del loculo, l’adesione è arrivata da circa 250 famiglie e ne abbiamo trasferite circa 220. Posso dire che all’80% l’obiettivo è stato raggiunto. Il nostro impegno continua. Le condizioni di miglioramento del decoro sono sotto gli occhi di tutti ed è dovuto al minor numero delle bare presenti in deposito. I 420 loculi che andremo a costruire saranno una boccata d’ossigeno che, spero, potranno essere utilizzabili entro febbraio. Per i loculi a terra non siamo ancora riusciti a partire, non tanto per per quanto riguarda ila movimentazione della terra, ma per il conferimento a discarica“.
“Sul nuovo forno crematorio – ha concluso Sala – non credo che si possa risolvere la questione nel breve. Il mio intervento volge nel far riattivare il forno crematorio che abbiamo in dotazione, renderlo efficace ed efficiente anche per una sola bara al giorno. Questo forno, anche vecchio, sarebbe utile per restituire un servizio alla città“.
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