CATANIA – Un’intesa con l’Associazione Aste notarili di Catania per la vendita del patrimonio immobiliare del Comune. E’ stata stabilita, con provvedimento di oggi, 3 novembre dalla Direzione Patrimonio del comune di Catania per procedere con l’alienazione di alcuni immobili del Comune, come da delibera approvata dal Consiglio comunale lo scorso 4 aprile, che integrava quella votata l’anno precedente (delibera 51 del 2016).
Una decisione scaturita dalla richiesta del Collegio dei revisori dei conti che, in aprile, aveva sollecitato l’amministrazione a stipulare apposita convenzione con l’Agenzia delle entrate per “soddisfare le aspettative patrimoniali, nonché attivare gli uffici affinchè possano attivare gli atti idonei di gara pubblica”. Convenzione non attivata per via dei costi proposti dall’agenzia, troppo esosi per Palazzo degli Elefanti, e per i tempi troppo lunghi.
Nel frattempo, l’assessore al Bilancio, Salvo Andò, “ha rilevato la necessità di procedere alla predisposizione di apposito atto di indirizzo da sottoporre all’approvazione della Giunta Municipale al fine di predisporre i bandi di gara, sulla scorta dei valori indicati dalla Direzione Patrimonio, volti a testare la risposta del mercato”. Il 23 ottobre di quest’anno, con delibera di Giunta, “munita di clausola di immediata esecuzione – si legge nel provvedimento – è stato dato mandato alla Direzione Patrimonio di procedere all’indizione delle aste pubbliche ponendo a base d’asta i valori stimati dalla Direzione medesima ed indicati nelle tabelle di accompagno di cui alla Delibera di Consiglio Comunale del settembre 2016 anche al fine di sondare il mercato per un primo gruppo di immobili”.
Da qui la decisione di sottoscrivere un accordo con l’associazione dei Notai che si occupa prevalentemente di vendite all’asta, inserita nella stessa delibera. Secondo l’accordo, il Comune affida all’Associazione la gestione della vendita degli immobili – anche con asta telematica – degli atti di compravendita e delle procedure competitive ad evidenza pubblica de patrimonio immobiliare oggetto di dismissione o di valorizzazione, secondo la normativa in vigore.
L’associazione, dunque, si occuperà di fornire assistenza giuridica ai competenti uffici del Comune per individuare le migliori procedure da adottare; il Comune, a sua volta, si impegna a mettere a disposizione dell’associazione, i dati e i documenti necessari per effettuare le procedure concordate. Nell’atto, oltre alle competenze di ogni sottoscrittore, vengono indicate anche le tariffe: si tratta di un importo da 800 a 1.200 euro per il notaio incaricato di gestire l’asta, prezzo relativo a ciascun lotto, a carico dell’eventuale aggiudicatario. Per quanto riguarda, invece, i compensi per i verbali d’asta deserti, questi saranno di 500 euro ciascuno e saranno a carico del Comune, cui spettano anche le spese per la pubblicazione del bando. Per ogni lotto aggiudicato, all’associazione aste notarili andranno 290 euro per ogni lotto aggiudicato, come rimborso spese.