Paura a casa di Salvatore | Un lavoro duro e sei figli

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20 Marzo 2011, 17:37

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Salvatore Boscarino, uomo di macchina dell’Asso 22, il rimorchiatore fermato in Libia, lo immagini come un impasto di olio, sudore e cuore. Abbigliato quasi come il fuochista della canzone di De Gregori. Forse – è l’auspicio – il ghiaccio del suo iceberg si scioglierà pacifico e docile e la nave nera nera non lo porterà troppo lontano, nel viaggio dell’angoscia.
Salvatore, 51 anni, ha casa a Pozzallo, quando c’è, vicino Ragusa. Ma passa i giorni sulla nave, sul rimorchiatore di cui è intimo, perché ne conosce ogni angolo. I suoi passi da marinaio esperto l’hanno condotto in Libia. A casa rispondono al telefono, sono gentili. E hanno paura. Risponde la fidanzata di uno dei sei figli dell’uomo macchina. La voce trema: “E’ un momento molto delicato, lei capisce. La signora ha sentito il marito ieri sera. Lui l’ha rassicurata, stavano tutti bene”.

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La moglie si chiama Rosaria. Vive ore di comprensibile ansia. “Una bella famiglia unita – spiega la voce al telefono -. Sei figli sono tanti. Lui, Salvatore, è una persona consacrata al lavoro. Lei sa qualcosa? Ha novità per noi?”. Cerchiamo di rassicurare, per quanto si può. Il rimorchiatore è in viaggio, forse ancora nelle mani degli armati che l’hanno sequestrato. Un sospiro dall’altro capo della cornetta, prima di riattaccare: “Preghiamo”.

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20 Marzo 2011, 17:37

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